Covid, Sileri: “Ipotesi terza dose per tutti da gennaio”. Crescono i casi in Alto Adige. Mattarella: “Ripartenza come nel dopo guerra”

Bonaccini favorevole: "Guardate dove ci sono pochi vaccinati come la Russia qual è la situazione: disastrosa. Noi abbiamo bisogno di continuare a vaccinare"

Alessandro Pone - LaPresse

ROMA – “Ipotesi terza dose per tutti da gennaio”: a parlarne è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a causa un aumento dei novi casi Covid. Secondo gli ultimi dati, infatti, l’incidenza sale a 107, mentre si mantiene stabile la situazione negli ospedali con 50 ricoveri di cui 44 nei reparti di degenza e 6 in terapia intensiva, e nessun decesso.

Sileri spiega che la precedenza verrà data “a chi è stato fatto il vaccino Johnson&Johnson che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi. Ma entro l’anno – aggiunge – si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose”. E sul Green pass obbligatorio ha poi aggiunto: “Lo toglieremo, ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l’obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il Green pass”.

Bonaccini: “Terza dose inevitabile”

Sulla somministrazione della terza dose di vaccino sembra essere d’accordo anche il presidente di Regione dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Guardate dove ci sono pochi vaccinati come la Russia qual è la situazione: disastrosa. Noi abbiamo bisogno di continuare a vaccinare: io credo che la terza dose, per tutti o quasi, diventerà probabilmente inevitabile. Oggi in Emilia-Romagna arriviamo al 90% di vaccinati con una dose, siamo già all’86% con doppia dose quindi entro poche settimane, vista la distanza tra la prima e la seconda, supereremo il 90%. Dobbiamo proseguire così nel Paese, dobbiamo cercare di fare quello che serve perché il vaccino non basta per uccidere il virus che continua a circolare però protegge le persone e proteggendo le persone voreremmo evitare di tornare a chiudere quelle attività, soprattutto quelle che aggregano le persone, che hanno sofferto tantissimo e che, quindi, hanno pagato un prezzo alto”.

Aumento in Alto Adige

Intanto in Alto Adige in queste ore si registra un nuovo incremento dei nuovi casi. Sale infatti il numero dei contagi così come quello dell’incidenza che oltrepassano la soglia 100, non accadeva dallo scorso mese di aprile.

Mattarella: “Ripartenza strada nuova”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato parlando ai ‘Cavalieri del lavoro’ come la ripartenza sia “una strada nuova e dobbiamo percorrerla con determinazione e speranza come nel dopoguerra, con il concorso di forze e persone. Possiamo aver fiducia in noi stessi perché abbiamo affrontato una prova durissima. Non possono prevalere i pochi che vogliono far prevalere le loro teorie antiscientifiche, con una violenza a volte insensata. Gli italiani hanno dimostrato responsabilità. La ricerca e i vaccini ci hanno ridato spazi di libertà e la possibilità di riprendere in mano le nostre vite”.

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