Covid, tasso di positività schizza al 3,53%. Agenas: “Crescita ricoveri più alta al Sud”

La pandemia di Covid-19 non è ancora alle spalle.

MILANO – La pandemia di Covid-19 non è ancora alle spalle. Lo dimostrano gli ultimi dati di Agenas e anche del bollettino del ministero della Salute, nonostante sia in continua crescita il numero di vaccinati in Italia. Tiene banco ancora il dibattito sul green pass e dai farmacisti arriva una netta apertura.

Sono 3.117 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore a fronte di 88.247 tamponi fra molecolari e antigenici rapidi. Il tasso di positività schizza ai livelli di maggio al 3,53% contro il 2,68% di ieri. Ventidue i nuovi decessi, in totale 127.971 dall’inizio della pandemia. Se i nuovi positivi segnano un’altra impennata, 1.997 in più in un giorno, prosegue la crescita dei guariti (+1.114). Continua, invece, il trend di incremento dei ricoveri. Ammontano a 120 in più quelli nei reparti nelle ultime 24 ore, con 1.512 letti occupati. E si registra un aumento anche nelle terapie intensive. Sono 4 in più di ieri i pazienti con sintomi di coronavirus ricoverati in rianimazione, con 182 posti pieni da Nord a Sud. Il saldo degli ingressi del giorno è di 11. Su questo fronte preoccupano i dati di Agenas. Secondo il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, le regioni con il più alto di occupazione di letti in area non critica e terapia intensiva a livello nazionale sono la Sardegna e la Sicilia. Con una media del Paese che si attesta al 2% in rianimazione, nelle Isole la percentuale sale in entrambi i casi al 5%. L’occupazione nei reparti ordinari è rispettivamente del 3% in Sardegna e del 7% in Sicilia. E sono le regioni del Sud quelle che vanno oltre la media nazionale del 3% (+1% nell’ultima settimana) in area non critica. Oltre alla Sicilia, i ricoveri ordinari superano questa soglia in Calabria (6%), Campania (5%) e Basilicata (4%).

Intanto, ammontano a 65.540.041 le dosi somministrate in Italia, stando all’ultimo aggiornamento del report nazionale vaccini anti Covid-19. Il totale delle persone immunizzate ammonta a 30.296.040: il 56,09% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. “A parità di casi, abbiamo circa il 50% di ospedalizzazioni e terapie intensive in meno rispetto alle precedenti ondate”, rassicura Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di Radio Cusano Campus, sottolineando l’effetto vaccini. “L’efficacia – aggiunge – è maggiore per evitare ospedalizzazioni e decessi, ma c’è una buona efficacia anche nel prevenire l’infezione: 88% con due dosi”.

A far discutere è ancora il green pass. Grande affluenza in questi giorni nelle farmacie, anche per richiedere la stampa della certificazione verde. “Ci apprestiamo a gestire un flusso di persone che sicuramente supererà la soglia media dei 4 milioni di cittadini che quotidianamente frequentano le nostre farmacie”, sottolinea il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia. E gli fa eco Andrea Mandelli, presidente della Fofi, Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, che si dice convinto del fatto che “aiutando i cittadini ad acquisire il green pass, ancora una volta i farmacisti della farmacie di comunità hanno dato prova di saper sopperire alle difficoltà causate dall’introduzione di nuovi procedure anche durante le fasi più critiche della pandemia”. “Ai cittadini che si rivolgono a noi – aggiunge – chiedo però di aiutarci ad aiutarli e, nel caso del green pass, a recarsi in farmacia con tutti i documenti e i dati necessari, a cominciare dalla tessera sanitaria”.

di Luca Rossi

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