Un aeroporto russo è tornato ad essere colpito da un attacco effettuato con un drone. Dopo gli attacchi avvenuti lunedì contro gli aeroporti militari nelle regioni di Saratov e Ryazan, è stato l’aeroporto nella regione russa di Kursk ad essere preso di mira. Come riferito dal governatore locale Roman Starovoit, l’attacco non ha provocato vittime, ma ha colpito un serbatoio di stoccaggio del petrolio che ha preso fuoco.
Pronta la replica di Mosca, che ha accusato l’Ucraina per questi attacchi e ha assicurato di voler “prendere provvedimenti”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che gli “attacchi terroristici del regime ucraino” sul territorio russo sono “un fattore di pericolo” e che la Russia “prenderà le misure necessarie”. Accuse nei confronti di Kiev sono arrivate anche dai filorussi presenti a Donetsk. Il sindaco dell’amministrazione istituita da Mosca, Alexei Kulemzin, ha denunciato la morte di “almeno sei persone”, a seguito di un bombardamento effettuato dalle forze armate ucraine.
Sul fronte ucraino, dopo gli attacchi su larga scala effettuati dalle forze russe lunedì, continuano i problemi legati al fabbisogno energetico. “Ci vorranno ancora alcuni giorni per riportare la produzione di elettricità al livello precedente all’attacco missilistico del 5 dicembre”, ha riferito l’operatore Ukrenergo. Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha spiegato che dopo gli attacchi il sistema energetico rimane in deficit del 19% sul consumo previsto. Shmyhal ha poi affermato che negli ultimi mesi il 35% delle infrastrutture chiave per le reti di collegamento è stato danneggiato dagli attacchi russi e che il 70% di queste infrastrutture è stato colpito più volte. L’emergenza resta alta, tanto che il ministero della Salute ucraino ha chiesto alle autorità regionali di prendere in considerazione la sospensione di interventi chirurgici e ricoveri non essenziali a causa dei blackout elettrici causati dagli attacchi missilistici russi. Il Ministero della Salute ha poi comunicato di aver sviluppato un algoritmo di azione per consentire alle strutture ospedaliere di prepararsi e rispondere a potenziali interruzioni della fornitura di energia, acqua e riscaldamento.
Emergenza anche per le infrastrutture civili, che continuano ad essere colpite dalle forze russe. A Kherson un uomo è morto dopo che le truppe di Mosca hanno colpito l’edificio che ospita gli uffici del servizio idrico. I razzi russi sono caduti anche nel Donetsk, dove sono state danneggiate diverse abitazioni e anche una scuola. Missili russi anche su Kryvyi Rih, dove è stata colpita un’infrastruttura industriale.
Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha effettuato una visita a sorpresa nel Donbass. Come riferito dall’ufficio presidenziale, Zelensky ha deciso di effettuare un viaggio ‘di lavoro’ nella regione di Donetsk, per incontrare i militari in prima linea. “Credo che la prossima volta ci incontreremo in una Donetsk che sarà ucraina così come Luhansk e sono sicuro anche in Crimea”, ha poi scritto Zelensky sul suo canale Telegram. Nella sua visita il leader ucraino si è fermato anche nella regione di Kharkiv per fare visiti a medici, infermieri e soldati feriti in un ospedale militare.
(LaPresse)