Un ‘ribaltone’, magari travestito da Governo tecnico o di unità nazionale. Matteo Salvini, dopo aver deciso di ‘rompere’ col M5S, inizia ad avere paura. Paura che Mattarella possa giocargli un brutto tiro e faccia saltare i propositi di elezioni del leader della Lega.
Il nervosismo di Matteo
Il vicepremier, nella giornata di ieri, è apparso meno baldanzoso. Pochi sorrisi e volto tirato. C’è aria di ‘ribaltone’. Un tentativo verrà fatto. E Matteo si sente meno sicuro perché due forze destinate a perdere alle prossime elezioni – M5S e Pd – potrebbero mettersi insieme oggi per detronizzare la Lega.
Il nervosismo di Salvini lo si nota anche in alcune dichiarazioni: “Speriamo che ci siano le elezioni e non ci siano giochini strani, manovre strane”. E ancora: “A me interessa che gli italiani sappiano il giorno in cui andranno a votare. Gli austriaci voteranno il 29 settembre, in Polonia il 13 ottobre, spero che gli italiani votino entro lo stesso periodo”. Per riuscirci, però, Mattarella dovrebbe sciogliere le Camere già la prossima settimana. Ipotesi che appare, ad oggi, tutt’altro che verosimile. Nei primi giorni della prossima settimana Lega e M5S riuniranno i rispettivi Stati Maggiori per fare il punto della situazione e capire come muoversi quando, presumibilmente, in Parlamento bisognerà discutere delle mozioni di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del vicepremier Matteo Salvini.