ROMA – “A me dare la fiducia ad un governo con il M5S costa, soprattutto dal punto di vista personale dopo gli insulti ricevuti. Accordo Pd-M5S precedente? Non credo proprio, non parlo di gossip”. Poi ha aggiunto “Addio di Calenda? Credo che le discussioni interne le faremo dopo la formazione del governo, qualcosa andrà discusso e sondato. “Io ho grande simpatia personale per Carlo, l’ho voluto ministro e gli ho dato una mao per le Europee, non so se questa nuova vita da leader potrà funzionare.
Nel pomeriggio il messaggio su Facebook
“Quando si forma un Governo è normale che si affaccino ambizioni, richieste, desideri. Ma questo Governo nasce sulla base di una emergenza: evitare che le tasse salgano e che l’Italia vada in recessione. È un atto di servizio al Paese, innanzitutto. Per questo invito tutti a mettere da parte le ambizioni personali e dare una mano per il bene comune. Non chiedo che tutti facciano un passo indietro come ho fatto io: basta che si tenga al centro l’obiettivo che è quello di mettere in sicurezza le istituzioni democratiche e i risparmi degli italiani. “Tutto è cominciato perché qualcuno ha chiesto “i pieni poteri”. Il potere non è sostantivo: il potere è un verbo, poter cambiare le cose. Mettiamoci a servizio provando a dare senza chiedere. E tutto sarà più semplice”, aggiunge.
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Crisi, Renzi: “A me dare fiducia a un governo con il M5S costa molto”
"A me dare la fiducia ad un governo con il M5S costa, soprattutto dal punto di vista personale dopo gli insulti ricevuti".