NAPOLI – Ripristinare cultura sportiva, fair play, sorrisi e strette di mano dopo i gol, le gioie e i dolori di una partita di calcio. E’ questo lo spirito alla base dell’iniziativa che ‘Cronache’ sta lanciando in queste ore nel mondo del calcio minore. Un protocollo d’intesa contro la violenza, un gentleman agreement sottoposto ai presidenti dei club della Campania per porre fine alle brutture di un movimento troppo spesso protagonista e vittima di episodi terribili.
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Le proposte
Con questo protocollo lanciamo alle dirigenze dei club sostanzialmente due proposte. Quella di “tenere fuori squadra coloro che commettono atti di violenza, sanzionati dal giudice sportivo e a non ingaggiare calciatori che si sono resi protagonisti di tali episodi nel corso dell’ultima stagione”, rinunciando a ricorsi al Giudice sportivo per squalifiche dovute a casi di questo tipo. E quella di “organizzare in occasione delle partite interne un momento di condivisione con la squadra avversaria con un semplice caffè e una foto da scattare insieme per dare prova di sportività e fornire un esempio corretto di valori di fair play”.
Un selfie di amicizia, di lealtà. Ogni domenica. Un modo semplice per dire basta alla violenza e rendere più sano, più pulito, il mondo del calcio campano. Dare spazio soltanto ai talenti, al coraggio, alla classe, lasciando fuori calci, minacce, pugni, insulti e intimidazioni.
L’adesione del mondo del calcio minore
Cominciare a educare chi va in campo al rispetto per poi arrivare ad avere anche delle tifoserie corrette, sportive e leali. La proposta è stata lanciata ai club di Eccellenza, ma presto sarà sottoposta all’attenzione di tutte le società delle altre categorie, che speriamo possano partecipare con entusiasmo e scrivere una pagina nuova di questo sport, di questo movimento. Hanno già firmato il protocollo d’intesa l’Afro Napoli United, il Mondragone, l’Aversa Normanna, il Frattamaggiore, il San Giorgio e la Palmese. Ma c’è già l’adesione verbale di Albanova, Gladiator, Afragolese, Giugliano, Real Forio, Mondragone, Flegrea, Virtus Ottaviano, San Giorgio, Casoria e Virtus Volla. E’ un primo, piccolo passo, di quella che speriamo possa essere un’onda positiva fatta di sorrisi e fair play. La sfida è lanciata.
Anche la Figc scende in campo
Una sfida che è stata raccolta dalla Figc Campania. Così commenta il commissario federale Luigi Barbiero: “Ho apprezzato molto la vostra iniziativa. E’ importante per la sensibilizzazione e la diffusione di pratiche contro la violenza. Resto a disposizione come comitato regionale per valutare come creare i presupposti per poterla ulteriormente sviluppare. Vi ringrazio, davvero. Questo progetto in questo momento segue quelli che sono i principi che sul tema che ha espresso il presidente Sibilia che prevedono la promozione della prevenzione, della cultura dello sport e l’inasprimento delle pene per i responsabili di atti violenti”.
I primi caffè, l’iniziativa va avanti
Nel primo fine settimana di ‘Ogni benedetta domenica’ sono stati bevuti già i primi caffè dell’amicizia. Come quello tra il presidente della Frattese Rocco d’Errico e quello dell’Albanova Francesco Petrillo.
Immagini di abbracci, di strette di mano, di amicizia al di là del risultato anche in Mondragone-Afragolese. Anche gli arbitri hanno dato la loro prima adesione a questa iniziativa.
E in Aversa Normanna-Real Forio i calciatori hanno concluso la loro giornata sportiva prendendo un caffè e parlando della partita appena terminata. Altro che schiaffi e insulti. Una bella immagine di sport, come dovrebbe essere ogni domenica.
Lo striscione a Palma Campania
Una meravigliosa giornata di sport quella vissuta domenica 9 a Palma Campania. Un caffè tra giocatori e dirigenti, uno striscione con la scritta ‘Ogni benedetta domenica’ portato in campo da Palmese e Costa d’Amalfi.
Caffè a Frattamaggiore
E ancora pareggio in campo e vittoria morale per Frattese e Gladiator che hanno risposto a ‘Ogni benedetta domenica’ con entusiasmo. Un caffè tra i presidenti neroazzurri Mattia Aveta e Giacomo De Felice e quelli nerostellati Rocco D’Errico e Rocco Pellino per ribadire che l’amicizia nello sport conta più di tutto.