NAPOLI – Una piantina di basilico, di pomodori, di peperoncino, o un girasole, un ciclamino o ancora una viola. Quella che possiamo ammirare tutti i giorni sul davanzale della nostra cucina, nata spontaneamente da una matita. Non è fantasia né immaginazione, ma una nuova ‘trovata’ del commercio ecosostenibile e ‘green’. Si chiamano matite piantabili, e il loro aspetto è identico a quello di una comunissima matita, di quelle che utilizziamo da sempre. L’impugnatura è in legno (naturalmente certificato) ed è dotata di grafite per scrivere e disegnare. Tuttavia è molto diversa dalle altre, perché, nella parte estrema, quella in cui solitamente si trova la gomma da cancellare, troviamo una capsula di color verde contenente tanti minuscoli semini.
Lo scopo della matita piantabile è di facile intuizione: una volta che questa avrà svolto il suo lavoro tradizionale, diventando, mese dopo mese, sempre più piccola per tutte le volte che l’abbiamo temperata per appuntirne l’estremità, il nostro strumento per scrivere non andrà a finire nella spazzatura ma si trasformerà in una pianta. Quando sarà ‘bassina’ a sufficienza tanto da non poterla quasi più utilizzarla, sarà arrivato il momento per darle una nuova vita. Basterà dotarsi di un vaso di piccole dimensioni, inserirci dentro del terriccio di buona qualità, effettuare un piccolo foro e inserirci dentro la nostra matita. Rivolta, chiaramente, con la capsula dentro il terreno.
Questa capsula è realizzata con cellulosa: il che vuol dire che, annaffiando regolarmente il terreno intorno alla nostra matita, vedremo spuntare, con un po’ di pazienza, la nostra pianta. Il resto della matita che spunta dal terreno sarà invece una simpatica decorazione intorno alla quale cresceranno rigogliosi gli steli e poi le foglioline, e farà da ‘etichetta’ del tipo di vegetale che stiamo coltivando. A seconda del modello di matita piantabile che abbiamo scelto, infatti, appariranno fiori, piante aromatiche od ortive, dal basilico alla chia passando per coriandolo, girasole, salvia, timo.
Un’idea che è esplosa negli ultimi anni ed ha avuto un successo strepitoso. Nata dagli studenti di un laboratorio di robotica del Mit di Boston nel 2013, questo tipo di matita (la cui marca più nota è ‘Spout’) è molto amata soprattutto dai bambini. I quali imparano l’importanza e la bellezza della scrittura a mano (oramai sempre più sostituita da quella digitale) e la cura verso un organismo vivente quale è una pianta.
Educazione ambientale e sensibilità: un connubio che i più piccoli apprezzano e, è proprio il caso di dirlo, coltivano.
La matita piantabile, oltre ad essere uno strumento acquistabile per se, è anche una carinissima idea regalo che strappa un sorriso in chi la riceve.
E c’è chi le abbina alle bomboniere di una cerimonia per lanciare un messaggio di sostenibilità e cura del Pianeta. E’ inoltre un’idea perfetta per una cena ‘green’ a base di portate vegetali e prodotti fatti in casa o a chilometro zero: per ogni ospite una matita piantabile può fare da segnaposto. Un modo originale e spiritoso di realizzare il cambiamento sostenibile attraverso piccole innovazioni. Piccoli passi, compiuti insieme, possono condurre a grandi risultati.