TORINO – Non erano fascisti, violenti matricolati, razzisti abituati ad aggredire chi ha la pelle nera. I tre responsabili dell’aggressione a Daisy Ousake, campionessa di atletica colpita da un uovo nella notte tra il 29 e il 30 luglio, sono tre ragazzi comunissimi che si sono concessi il lusso di alcuni gesti di matrice evidentemente idiota. Uno dei quali è il figlio di un consigliere comunale del Pd a Vinovo. Lo stesso partito che aveva urlato ai quattro venti che si trattava di un vergognoso episodio di razzismo. Resta vergognoso. Ma il razzismo non c’entra.
I precedenti lanci di uova nei confronti di malcapitati passanti
Ad identificare i tre ragazzi sono stati i carabinieri di Moncalieri, coordinati dalla Procura di Torino. Il veicolo individuato era stato segnato anche nei giorni precedenti per lanci di uova nei confronti di malcapitati passanti. Di ogni età e colore della pelle. Decisive sono state le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona. I tre giovani individuati, residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso.
I tre hanno ammesso il gesto stupido. Ma il razzismo non c’entra
Uno dei giovani fermati, 19 anni, ha ammesso di aver lanciato uova 7 volte in due mesi, rivelando i nomi dei coetanei che erano con lui, i quali hanno a loro volta ammesso quanto fatto. Una goliardata, a loro dire. Di pessimo gusto. “I miei assistiti sono ragazzi normali. Né loro, né i genitori hanno mai avuto problemi con la giustizia. Hanno realizzato le conseguenze del loro gesto soltanto dopo. Avevano pensato di costituirsi, ma gli inquirenti hanno fatto prima”, ha spiegato l’avvocato dei tre, Alessandro Marampon.
Fugato ogni dubbio sulla matrice razzista tirata fuori in maniera inutile da tanti, a cominciare dal Pd, in un momento in cui il dibattito sul tema è acceso e importante più che mai, ora c’è da sperare che Daisy riesca, nonostante la ferita all’occhio, a gareggiare agli Europei di atletica nel lancio del disco. Domani a Roma esami medici decisivi per la sua partecipazione. Che sarebbe quella di una ragazza italiana che difende i colori del Paese e mostra al mondo il suo grande talento. Che nessuno insista con le strumentalizzazioni.
Tutti a tifare per Daisy. Nessuno strumentalizzi.
Daisy che è iscritta ai campionato europei di atletica leggera che si svolgeranno la prossima settimana a Berlino nel lancio del disco, rischia però di dover rinunciare alla gara. I farmaci a base di cortisone che sta assumendo per curare la ferita all’occhio infatti potrebbero farla risultare positiva ai controlli antidoping. Domani a Roma agli esami medici che permetteranno di decidere sulla sua partecipazione.