De Laurentiis vs Ancelotti: su James Rodriguez plateale spaccatura tra il presidente e l’allenatore

De Laurentiis, durante l'intervista a Radio Kiss Kiss, si reso protagonista di una vera e propria sconfessione dal punto di vista tecnico dell’allenatore

Un bel cartellino giallo, oggi, per il presidente Aurelio De Laurentiis. L’intervista concessa ieri a Radio Kiss Kiss non solo ha deluso le aspettative dei tifosi riguardo al mercato, ma ha anche aperto una crepa vistosa nel rapporto tra Adl e Carlo Ancelotti.

De Laurentiis si è infatti reso protagonista di una vera e propria sconfessione dal punto di vista tecnico dell’allenatore. Alla domanda sulla trattativa per James Rodriguez, infatti, De Laurentiis ha risposto così: “Abbiamo sempre detto che avevamo bisogno di due terzini e un attaccante. James Rodriguez risponde ad un desiderio di Carlo Ancelotti, non so quanto risponda al 100% alle nostre esigenze di gioco, però Ancelotti lo conosce e sa quanto può essergli utile. Io non faccio una piega, anche se è costosissimo andiamo avanti. Se non dovesse andare in porto questa soluzione, che stiamo elaborando con l’agente ed amico Jorge Mendes, si passerà con Mino Raiola alla possibilità di avere Lozano. Sento sempre dire: li prendiamo tutti e due, ma non esageriamo”.

Frasi che non hanno bisogno di particolari interpretazioni: De Laurentiis ha praticamente detto che Ancelotti vuole James Rodriguez, ma che il colombiano al Napoli non serve.

Naturalmente, una presa di posizione di questo tipo non può far piacere all’allenatore, al quale il patron ha addossato una responsabilità enorme, quella di chiedere James come se fosse un suo capriccio che non risponde però alle esigenze del Napoli. “James è un giocatore molto costoso – ha aggiunto De Laurentiis – ma se dobbiamo fare un sacrificio lo facciamo. Per uno si può fare”. Dunque, addio ipotesi di due o tre colpi di mercato: se arrivasse James, non ci sarebbero margini per acquistare Lozano e Manolas, gli altri due obiettivi (sogni) di mercato.

“Per Manolas – ha sottolineato il presidente – ci sono due scogli da superare: l’aspetto caratteriale mi pare riscontri qualche problema, Giuntoli dovrà capire se è compatibile con il nostro spogliatoio perché non possiamo avere problemi. Inoltre la clausola deve essere abbassata perché se si abbina allo stipendio altissimo del calciatore è chiaro che siamo troppo alti. Con tutto il rispetto che ho di Manolas, con una logica legata alla sua età, lo valuto una cifra molto più bassa”.

In sostanza, De Laurentiis ha chiuso la porta in faccia anche al difensore greco, al quale certamente non faranno piacere le considerazioni del numero uno azzurro.

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