
NAPOLI – “È doveroso che le cittadine e cittadini sappiano perché non è stata esercitata l’azione disciplinare nei confronti del rettore dell’ateneo”. Lo dichiara l’ex sindaco Luigi de Magistris (nella foto) a margine della sentenza dle Tar. Va chiarito “per quale motivo si è omesso quello che sembra essere un doveroso atto d’ufficio; che atti risultano nel fascicolo e per quale motivo non si è fatto nulla di fronte ad un indebita percezione di oltre 700.000 euro da parte di chi dovrebbe essere da esempio e punto di riferimento per studentesse e studenti; chi doveva valutare l’azione disciplinare nei confronti del rettore; chi ha dato consulenze in violazione di legge a Manfredi; vi è un concreto ed attuale interesse a conoscere questi elementi anche per verificare eventuali conflitti di interesse; scongiurare che tra gli erogatori di consulenze super milionarie non vi siano soggetti che hanno operato oppure operano anche con l’amministrazione comunale di Napoli”.
De Magistris aggiunge che “solo grazie a consiglieri municipali onesti e coraggiosi forse sapremo la verità su un grave caso di percezione di denaro indebito ed in violazione di legge da parte di chi ricopre incarichi di primo piano nelle istituzioni. Vediamo se anche la politica, quella che usa la questione morale in maniera strabica solo quando riguarda avversari politici, batta un colpo e si accorga della condanna per danno erariale che ha riguardato il professor Manfredi”.