L’AQUILA – Potrebbe essere un semplice episodio, molto più probabilmente un segnale. Inequivocabile, netto, che non ammette interpretazioni. Il responso delle elezioni in Abruzzo viaggia in due direzioni, diverse eppure strettamente collegate tra loro: il vincitore è il centrodestra, lo sconfitto è il Movimento 5 Stelle. Un risultato evidente che rappresenta un fulmine a ciel sereno per il governo gialloverde che esce letteralmente tramortito dalle prime urne dopo la nascita del nuovo esecutivo.
I dati delle elezioni in Abruzzo
A vincere, come detto, la coalizione Lega-Fdi e Fi con il Carroccio primo partito, mentre il Movimento 5 stelle è crollato non riuscendo neanche a superare il 20 per cento. Secondo i dati del Viminale, il candidato Fdi Marco Marsilio è nettamente avanti con il 48,24% dei voti mentre al secondo posto si piazza Giovanni Legnini del centrosinistra con il 31,26%. Staccata notevolmente la pentastellata Sara Marcozzi che si ferma al 19,85% mentre Stefano Flajani di Casapound chiude con lo 0,46% dei voti. La volontà degli elettori sembra quindi molto chiara. Esiste una totale sfiducia nei confronti dei seguaci di Beppe Grillo mentre la Lega dimostra una crescita esponenziale rispetto a quanto emerso dalle elezioni nazionali del marzo scorso.
Resiste la Lega
Il Carroccio ottiene infatti il 27,84 dei voti contro il 13,9 per cento delle politiche e stacca di parecchi punti gli altri partiti della coalizione: Forza Italia si ferma al’9,26%, Fdi raggiunge il 6,91%, Azione politica il 3,20% e Unione di Centro-Dem. Cristiana- Idea appena il 2,83%. A L’Aquila e a Teramo il centrodestra è stato premiato in maniera molto più evidente rispetto alle altre province. Qui, infatti, il centrodestra ha superato agevolmente la soglia del 50%, Legnini, candidato centrosinistra, si è comunque difeso mentre per i 5 stelle (rispettivamente 18 e 13% i dati) una debacle che deve far riflettere.