ROMA – A ventiquattro ore dall’ok del Consiglio dei Ministri sul decreto sicurezza e immigrazione, emergono i pareri contrari. Ora la palla passa al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che prima di pubblicarlo sulla Gazzetta Ufficiale dovrà analizzarlo con cura. Intanto, il decreto spacca la politica italiana.
Il Pd si oppone in blocco
I democrat fanno squadra e si oppongono al decreto. Walter Verini ha bocciato il decreto “poiché, grazie alle politiche di Minniti e Gentiloni, l’urgenza non c’è più. Il decreto preclude a chi ha diritto, in quanto fugge da guerre e persecuzioni, la nostra protezione. Tiene in gabbie da animali queste persone solo perché hanno il colore della pelle diversa”. Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd ha affermato che “sicurezza e immigrazione sono state messe insieme per scelta politica, è l’emblema di una sintesi culturale che non possiamo accettare. Bisogna distinguere la propaganda dalle soluzioni, e in questo decreto c’è molta propaganda, molti rischi di incostituzionalità e poco o nulla delle soluzioni annunciate in campagna elettorale”.
Minniti: “E’ un decreto insicurezza”
“Alla fine il decreto Salvini passerà alla storia come decreto insicurezza”. Così il presidente della Tosca, Marco Minniti, inizia la sua critica verso il decreto. “E’ una strategia della tensione comunicativa. Si tiene un Paese sull’orlo di una crisi di nervi. E si cavalcano la rabbia e la paura. Anche se non c’è alcuna emergenza che giustifichi misure straordinarie”. Minniti si è concentrato su due punti in particolare. “Ci sono due questioni di merito talmente gravi che le definirei già adesso due mele avvelenate. La prima è la cancellazione dei permessi umanitari. E la seconda il depotenziamento degli Sprar, ovvero dell’accoglienza diffusa, che è catastrofico”.
Medici Senza Frontiere: “Siamo preoccupati”
“Esprimiamo profonda preoccupazione per le misure presentate nel Decreto sicurezza e immigrazione. E anche per il drammatico impatto che rischiano di avere sulla vita e la salute di migliaia di persone oggi presenti sul territorio italiano”. Così si legge in una nota di Medici Senza Frontiere. “In particolare, MSF critica fortemente il modo in cui il decreto sembra orientato a smantellare ulteriormente il sistema di accoglienza italiano, già fragile e precario, a prolungare la detenzione amministrativa di persone che non hanno commesso alcun crimine, e a ridurre le protezioni attualmente disponibili per persone vulnerabili”.