AVERSA – Sarà subito processo per Paolo Scarano, il militare 34enne accusato di aver assassinato, il 27 settembre scorso, il 55enne Paolo Menditto. Il giorno prima, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’imputato si sarebbe presentato dalla vittima per comprare sostanza stupefacente, ma quella che doveva essere una compravendita di droga si trasformò in una lite per ragioni di gelosia. Il militare non avrebbe accettato che una donna a lui nota avesse una relazione con Menditto. Concluso il battibecco, il 34enne, residente a Casale, lasciò l’appartamento con il proposito di vendicarsi. E così tornò dall’aversano, nella sua casa di via Filippo Saporito, alle 2 circa di notte. Menditto lo accolse e lì si concretizzò l’assassinio. Il gip Ilaria Giuliano del Tribunale di Napoli Nord ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura e ha disposto il via al dibattimento dinanzi alla seconda sezione della Corte d’assise di Napoli. La prima udienza è prevista per il 2 aprile. Scarano è assistito dagli avvocati Natalina Mastellone e Giuseppe Cipullo. I familiari di Menditto, costituiti parte civile, sono rappresentati dall’avvocato Mario Griffo.
Il corpo esanime di Menditto venne rinvenuto il 27 settembre: la sorella, non avendo notizie, allertò i soccorsi. I caschi rossi fecero irruzione nell’abitazione e trovarono la vittima distesa in una pozza di sangue. Menditto venne arrestato poche ore dopo dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta e del commissariato di Aversa nei pressi della stazione ferroviaria: a quanto pare era intenzionato a fuggire all’estero.
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