ROMA – Emergono nuovi dettagli sull’omicidio Sacchi. “La sera dell’aggressione ho percepito che Luca, Anastasia, Giovanni Princi e le persone notate in via Latina stavano facendo qualcosa di poco lecito e come da mia abitudine, ho preferito farmi i fatti miei“. E’ quanto ha riferito Domenico Costanzo Marino Munoz, amico di Luca Sacchi, ucciso il mese scorso a Roma.
Munoz è stato sentito come persona informata sui fatti nell’indagine sull’omicidio del giovane.
Omicidio Sacchi, Munoz: “Anastasia ha detto a Luca: “Tutto ok'”
“Giovanni Princi (amico di Luca e arrestato per il tentativo di acquisto di droga ndr) ci ha salutato sul marciapiede di via Bartoloni mentre eravamo presenti io, Luca ed Anastasia“. A quel punto Anastasia, come riferito da Munoz, “si è allontanata. Non ho visto cosa facesse perché si trovava alle nostre spalle e avrà detto qualcosa a Luca che io non ho percepito. Anastasia aveva lo zaino in spalla e credo che sia tornata indietro verso via Latina, ma non l’ho vista perché io e Luca avevamo già svoltato l’angolo su via Mommsen. La fidanzata di Luca dopo circa due minuti ci ha raggiunti e ha detto a lui: ‘tutto a posto‘”.
“Non credo all’acquisto di droga”
“Da quello che ho appreso durante questo periodo dai giornali ritengo molto verosimile che la sera dell’aggressione Luca, Anastasia, Princi, i due soggetti conosciuti da quest’ultimo e probabilmente i due aggressori, avessero concordato una cessione o l’acquisto di sostanze stupefacenti“, ha proseguito il teste. “Non penso proprio che nella nostra passione della moto qualcuno abbia fatto traffico di moto o parti di esse, rubati. Anzi lo escludo“.
“Princi coinvolto nell’uccisione di Luca”
Munoz ha quindi precisato: “Dopo la morte di Luca ho deciso di allontanarmi dagli amici. La sera dopo, Giovanni Princi mi ha detto di voler passare la serata con me per “soffrire” la morte di Luca insieme, ma io palesando la voglia di stare solo con la mia fidanzata, ho declinato l’invito. La verità è che avevo intenzione di non incontrare Princi perché ho percepito che lui aveva avuto un ruolo nella vicenda criminale che ha portato alla morte di Luca”.