di Benedetta Dalla Rovere
MILANO (LaPresse) – Dodici anni di usura, accentuata da una sollecitazione troppo forte nell’ultimo periodo. Potrebbero essere queste la cause che hanno portato alla rottura il giunto. Giunto che ha ceduto il 25 gennaio scorso poco lontano della stazione di Pioltello al passaggio del treno regionale 10452. La terza carrozza è uscita dai binari trascinando con se il resto del convoglio. Convoglio che si è schiantato contro un palo di cemento uccidendo 3 passeggeri e ferendo altri 50.
Il pezzo usurato è stato realizzato nel 2004 nella fabbrica di Rete Ferroviaria Italiana di Pontedera. Solo due anni dopo, nel 2006, il è stato “messo in opera” per poi rompersi di netto 12 anni dopo.
É stata la stessa Rfi a ricostruire la ‘storia’ del giunto già deteriorato che, cedendo, ha fatto uscire il convoglio dai binari nel punto ‘zero’. I pm Maura Ripamonti, Leonardo Lesti e il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, avevano chiesto a di chiarire il ‘mistero’ su chi lo avesse e quando.
Dopo giorni di ricerche Rfi ha fornito alla procura tutti i dati in base ad una ricostruzione relativa fatta analizzando alcuni elementi tecnici del giunto
Manca però una “tracciabilità” precisa. Agli atti, infatti, non risulterebbero al momento dei documenti di fabbricazione che permettano di ricondurre il numero di serie. Emerso dopo aver ripulito il pezzo da ruggine e calcare, a una partita di pezzi prodotti a Pontedera.
A incidere sulla tenuta, per il professor Donato Firrao, docente di Tecnologia dei Materiali Metallici del Politecnico di Torino, “più che gli anni trascorsi dalla messa in opera, è il tempo per il quale è stata applica una tensione per il quale il giunto non era stato progettato”. “Se un binario non riceve sollecitazioni eccessive – spiega – può durare anche 20 anni”. Il punto cruciale, però, è “capire da quanto si fosse formato il buco” sotto la linea ferroviaria, che poi è stato riparato utilizzando la zeppa di legno, rimasta lì per almeno 3 o 4 mesi. “Prima si saranno formate delle microfratture dovute alla fatica sopportata dal giunto – aggiunge l’esperto – e poi c’è stata la rottura”.
Proprio il pezzo di 23 centimetri che si è staccato dal binario è stato al centro degli accertamenti eseguiti oggi, alla presenza di tutte le parti, negli uffici della Polfer e il prossimo 19 settembre l’attività proseguirà con l’analisi di un giunto ‘gemello’ in buon condizioni da comparare con quello in cattivo stato.