Descalzi: “Giusto il prezzo di 70 dollari a barile per il petrolio, oltre farebbe cadere i consumi”

Descalzi: "il prezzo del petrolio a 70 dollari o un po' sopra può andare bene sia per il produttore che per il consumatore". Lo ha affermato l'ad di Eni, Claudio Descalzi,

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 21-11-2017 Roma Politica Palazzo Chigi. Memorandum di Intesa ENI-FCA per ridurre le emissioni di anidride carbonica Nella foto Claudio Descalzi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 21-11-2017 Roma (Italy) Politica Palazzo Chigi. Signing of a memorandum of understanding between ENI-FCA for low carbon In the pic Claudio Descalzi

Milano (AWE/LaPresse)Descalzi: “Il prezzo del petrolio a 70 dollari o un po’ sopra può andare bene sia per il produttore che per il consumatore”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Parlando a margine della firma per il rinnovo dell’alleanza strategica con il Politecnico di Milano, con il rettore Ferruccio Resta. “È chiaro che chi investe deve avere un’idea della continuità del prezzo. In questo momento la previsione è sulla crescita. Ma non è detto, perché dipende da quanto l’Arabia Saudita e Russia riusciranno a giocare sulle scorte”, ha sottolineato Descalzi.

Claudio Descalzi e il petrolio secondo le sue idee

“Chiaro che se riuscissero a rispettare il milione (di barili in più al giorno) che hanno promesso, il prezzo potrebbe stabilizzarsi tra i 65 e i 70 dollari. Se questo non verrà fatto, vorrà dire che ci sarà una stabilizzazione un pochino più alta, che può essere 75-80 dollari”, ha proseguito rilevando che “il prezzo alto spaventa anche chi produce perché fa cadere i consumi e fa entrare in una sovraccapacità”. “Ora gli stock sono abbastanza bilanciati, anzi si è andati sotto la media degli ultimi 5 anni, – ha concluso – quindi ogni stimolo geopolitico crea immediatamente delle crescite di prezzo, e di stimoli geopolitici ce ne sono tanti

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