MILANO – “Chiudiamo il primo trimestre dell’anno con un utile importante, abbiamo fatto un salto mentre l’Italia era ancora in lockdown, anche se a singhiozzo. La ripresa dei risultati è robusta”. Così l’ad di Eni Claudio Descalzi in un’intervista a La Stampa. “Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo investito 1, 4 miliardi, una somma importante, ma siamo riusciti ad avere una cassa operativa di 600 milioni”, aggiunge, il cda di Eni ha approvato l’avvio di un progetto strategico per la quotazione o la cessione di una quota minoritaria della nuova business unit Eni gas e luce e renewables, “l’obiettivo è creare valore, una società di questo tipo ha multipli differenti rispetto al gruppo, può liberare capitale.
Una Ipo o l’accordo con un investitore strategico avvicinano al traguardo di un’azienda in grado di vendere ai clienti solo energia rinnovabile, che è parte della nostra strategia. Abbiamo qualche mese per decidere lo sbocco, una volta definito si comincerà con il roadshow, il business plan e potremo attivarci. La strada dell’Ipo è un po’ più lunga ma vogliamo chiudere il progetto nel 2022″. “Quella della transizione è una partita che stiamo già giocando.
Il Piano nazionale di riforma e resilienza è fatto a capitoli, non ci sono i progetti ma gli obiettivi strategici che sono utilissimi per poter investire somme così ingenti. Stiamo affrontando il nostro ruolo intanto con la trasformazione delle raffinerie. Con l’economia circolare, i progetti nelle rinnovabili e con la costituzione di una società che ha proprio questo scopo. Accelereremo sulla vendita di prodotti biologici, e investendo molto. Soprattutto in Italia”, afferma Descalzi, “Draghi ha già compiuto due passi fondamentali: le vaccinazioni, che fanno ripartire l’economia, e poi il Pnnr. Le cose si possono fare e i soldi per farcela ci saranno. Le priorità di Draghi sono le priorità dell’Italia. Se questi obiettivi vengono raggiunti, allora il futuro sarà positivo”.