ROMA (Gianluca Rocca) – “Dò la mia parola, disinnescheremo l’aumento dell’Iva”: lo ha detto questa mattina Luigi Di Maio all’assemblea nazionale di Confcommercio. E non solo. “Aboliremo anche il redditometro, lo split payment e lo spesometro”. Il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro aveva ad ascoltarlo in platea anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e lo ha chiamato in causa quando si è trattato di annunciare alcuni dei provvedimenti sui quali il governo sarà chiamato presto ad agire.
Di Maio a Confcommercio: “Invertiremo l’onere della prova: siete tutti onesti fino a prova contraria”
Tra le principali riforme di cui si vorrà occupare Di Maio ci sarà quella di invertire l’onere della prova: da qui l’abolizione di spesometri e redditometri, perché “spetterà allo Stato l’onore della prova; qui siete tutti onesti – ha detto il vicepremier rivolto all’assemblea nazionale di Confcommercio – fino a prova contraria”.
Tirata d’orecchie all’Europa sul ‘nodo-dogane’
“Spesso – ha detto Di Maio annunciando un altro fronte di critica all’Europa – ci dicono che i nostri porti e le nostre dogane sono dei colabrodo. Invece noi andremo a chiedere maggiori controlli in tutti quegli snodi doganali del Nord Europa dai quali arriva in Italia tanta merce vietata. Penso per esempio a quei prodotti che vengono realizzati con manodopera sottopagata o in ambienti di lavoro privi delle più elementari norme di sicurezza”.