Un ricorso per chiedere il risarcimento dei danni. A presentarlo sono stati i 41 migranti che si trovavano sulla Diciotti. I profughi bloccati per giorno, nell’agosto scorso, sulla nave della guardia costiera, hanno intentato causa contro il ministro degli interni leghista.
Lo studio legale della Capitale a tutela dei profughi della Diciotti
Dieci giorni senza alcun libertà personale, stipati sulla nave della guardia costiera. Questa la situazione che ha portato 41 dei 190 immigrati della Diciotti a intentare causa contro Salvini.
A rappresentarli in sede giudiziale uno studio legale di Roma. Gli avvocati capitolini hanno presentato un ricorso d’urgenza, a firma dei 41 eritrei. I profughi si sono allontanati dalla comunità cattolica in cui erano stati accolti. Ora hanno trovato rifugio presso il centro Baobab. Tra loro c’è anche il figlio minorenne di una coppia di coniugi.
La procura di catania archivia le accuse per gli esponenti di Governo
E’ stato un passo indietro decisamente lungo quello che ha dovuto fare la procura della Repubblica di Catania. Dopo aver aperto un secondo filone per l’inchiesta nei confronti di Salvini a seguito della lettera di autodenuncia del premier Giuseppe Conte e dei ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli i magistrati hanno dovuto procedere all’archiviazione per tutti gli esponenti di governo. Sia per loro che per Salvini la decisione di non far scendere i migranti a terra è stata meramente una scelta politica. E quindi, secondo i magistrati, non costituisce reato. Così come per il ministro degli Interni alla procura di Catania spetta ora decidere se archiviare. Oppure chiedere l’autorizzazione a procedere per Conte, Di Maio e Toninelli.