BRUXELLES – Qualcuno in passato ha detto che “giocare è una cosa seria” e l’Europa deve avere in qualche misura recepito questo assunto. Ieri Bruxelles ha infatti adottato una modifica alla direttiva sulla sicurezza dei giocattoli per renderli più sicuri. Nel mirino l’anilina, un componente dei coloranti tessili, del cuoio e dei colori a dita sospettato di avere proprietà cancerogene. La Commissione europea ha imposto ai produttori di balocchi di limitarne la presenza, stabilendo una soglia al di sotto della quale tenersi tassativamente. Il tetto è, rispettivamente, di 10 mg/kg per l’anilina presente nei colori a dita e di 30 mg/kg per l’anilina rilevata nei materiali tessili o in cuoio dei giocattoli. Le due soglie corrispondono alle concentrazioni più basse alle quali la sostanza può essere rilevata con uno specifico test. L’emendamento deciso da Bruxelles è giunto ad esito di una consultazione pubblica sui limiti di questa sostanza chimica che, a sua volta, ha innescato un periodo di controllo di tre mesi da parte di Parlamento e Consiglio europeo. I nuovi valori limite sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue e applicati 18 mesi dopo da tutti gli Stati membri. E questo non è il solo modo in cui, tra produttori di giocattoli, ci si sta prendendo cura delle forme di vita che ci circondano.
Lo sanno bene i manager di Sophie la Giraffe, storico produttore di balocchi, che ha annunciato l’avvio di una partnership con la Giraffe conservation foundation, un’organizzazione dedita alla tutela dei ruminanti dal collo lungo. La giraffa è stata di recente classificata dall’International union for conservation of nature come specie vulnerabile: in altre parole, ad elevato rischio di estinzione nell’immediato futuro. Il numero degli esemplari di questa specie si è ridotto del 40% nel giro degli ultimi trent’anni. Per alcune sottospecie va persino peggio. La giraffa del Kordofan, ad esempio, ha perso il 90% della sua popolazione dalla fine degli anni Ottanta; oggi conta solo circa 2mila esemplari liberi in natura. La popolazione delle giraffe nubiane, in Kenya, ha visto ridursi la sua popolazione del 98%, una cifra che va pericolosamente vicina all’estinzione. La partnership tra l’azienda francese produttrice di giocattoli e l’organizzazione di tutela della specie ha dato vita a un cofanetto che contiene una piccola giraffa e un portachiavi in caucciù naturale al 100%. Un euro di ogni cofanetto venduto verrà destinato ad attività di sostegno della Gcf. In vista dell’estate, infine, anche in spiaggia si tenta un approccio più eco-sostenibile. A provarci è stata Mondo, multinazionale con esperienza settantennale nel toy market, che ha lanciato ReNewToys, un set di prodotti da spiaggia costruiti con materiale riciclato proveniente dalla filiera alimentare pre-consumo. Con gli scarti del cibo saranno fabbricati secchielli, rastrelli e palette. Allo stesso scopo, l’azienda ha messo a punto un nuovo tipo di pallone, il BioBall, realizzati con una formula sostenibile priva di ftalati che sostituisce il 50% delle materie prime di origine fossile con materie di origine vegetale proveniente da fonti naturali. I vantaggi non si limitano alle caratteristiche intrinseche, che lo rendono il primo pallone prodotto con criteri di sostenibilità, ma ne perfezionano notevolmente l’elasticità, offrendo una migliore esperienza di gioco. L’azienda Mondo ha sottoposto i BioBall a severissimi test per misurarne il livello di carbonio 14. L’ok è arrivato dai due laboratori di analisi Beta Analytic nel Maryland, USA, e dall’Ok Bio-Based Lab austriaco.