Quella di oggi è una giornata importante sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici e della tutela dell’ambiente, in particolare di quello marino. Una giornata di impegno a livello mondiale e, per noi campani, anche e soprattutto a livello locale. Si apre infatti questa mattina a Napoli la Cop21, vale a dire la conferenza delle parti che hanno firmato la convenzione di Barcellona per la protezione dell’ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo. Ventuno ministri di altrettanti Paesi del mondo si riuniscono da oggi fino a giovedì a Castel dell’Ovo per discutere di cambiamenti climatici, blue economy, biodiversità ed inquinamento marino.
L’Italia, rappresentata dal suo ministro dell’Ambiente Sergio Costa, si impegna a portare sul tavolo delle discussioni la proposta di abbassare le emissioni in atmosfera di zolfo, grave causa di inquinamento globale nonché fattore di rischio per migliaia di cittadini. La grande novità dell’assemblea di quest’anno è costituita dalla partecipazione alla discussione dei giovani.
L’inizio del percorso della Cop21 avviene infatti attraverso la Cop Giovani, ovvero una delegazione di studenti rappresentanti dei Paesi della Convenzione di Barcellona provenienti dalle varie università del mondo.
La Cop Giovani si prefigge così lo scopo di valorizzare il ruolo dei ragazzi in tema di protezione dell’ambiente marino e del Mediterraneo, nonché dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Si punta così a una carta dei giovani del Mediterraneo per la tutela della biodiversità e del bacino con un ruolo istituzionalizzato dal governo italiano. Le proposte degli studenti saranno oggetto di approfondimento nella plenaria di tutti i ministri dell’ambiente.
Parallelamente, a Madrid si apre oggi la Cop25, ovvero la Conferenza delle Parti dell’UNFCCC, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Un meeting dei leader mondiali per fare il punto sui prossimi passi politici per contrastare l’emergenza climatica, guardando agli impegni presi tramite gli Accordi di Parigi. Tanti i temi sul tavolo: dalla gestione delle foreste alle conseguenze del riscaldamento globale.
Non mancano però le polemiche relative alla riunione di ministri a Napoli. Il movimento “Fridays For Future” contesta il meeting, definito dagli attivisti “un ennesimo greenwashing per prendere finti provvedimenti per “porre in sicurezza” il Mar Mediterraneo”.