NAPOLI – Per alcuni è una moda, per altri un’interessante novità, per altri ancora una battaglia che dura anni. Qualsiasi cosa rappresenti oggi, la raccolta differenziata vale solo se fatta nel modo giusto.
L’unico modo per “differenziarsi”, dunque, è quello di seguire tutte le regole basilari alla corretta raccolta dei rifiuti. Una sorta di abecedario che ci aiuti a non commettere quegli errori che da soli rischiano di rovinare tutto il ciclo di raccolta. Solo con la conoscenza della spazzatura da noi prodotta saremo in grado di promuovere un corretto ciclo di smaltimento di rifiuti. I primi protagonisti di questa catena, dunque, siamo proprio noi.
Partiamo allora dall’elemento basilare, l’involucro che contiene la nostra immondizia: il sacco.
I sacchi della spazzatura: quali usare e perché?
Per chi non fosse ancora aggiornato sulle nuove normative in campo di raccolta di rifiuti, è bene sapere che oggi per la raccolta differenziata bisogna dire addio al classico sacco nero. Questo infatti impedisce di vedere cosa c’è al suo interno. Sì invece ai sacchi trasparenti, che permettono di distinguere cosa gettiamo nel contenitore. Non sbagliare è importante anche per non incorrere in salate multe.
Ridurre i rifiuti: poche e semplici mosse
La prima regola è: meno usa e getta e più oggetti riciclabili. Il riciclo è tra i dogmi del buon ecologista, che evita di acquistare oggetti che una volta usati finiscono nel cestino. Stop dunque a prodotti come lamette usa e getta, sì a oggetti più duraturi.
Gli scontrini non vanno nella carta: ecco il perché.
Questo è un errore molto comune che in tanti, ignari. commettono. Il materiale di cui sono fatti è una carta speciale, chiamata termica. I componenti di questa carta reagiscono al calore, fattore che crea dei problemi nel momento del riciclo. La stessa cosa riguarda la carta chimica dei fax, quella autocopiante o quella carbone. Questo tipo di carta va dunque tutto nel sacco dell’indifferenziata.
Gettare la carta.. nella busta di plastica.
Uno degli errori più banali che commettiamo, presi dalla fretta e dalla sbadataggine, è quello di gettare la carta nel contenitore apposito senza svuotare il sacco di plastica che contiene i nostri rifiuti. Usiamo buttare l’intera busta, introducendo così un materiale “estraneo” in un contenitore che dovrebbe invece raccogliere solo ed esclusivamente la carta. Si tratta di uno sbaglio che in pochi considerano, ma che rischia però di mandare all’aria gli sforzi fatti nel dividere a casa la carta dalla plastica
Come ridurre il consumo di plastica: cominciare a usare la caraffa filtrante.
E’ questo un oggetto che si sta piano piano affermando sulle tavole e nei frigoriferi degli italiani: la caraffa filtrante. Si riempie con l’acqua del rubinetto, si attende qualche minuto che il filtro anticalcare pulisca l’acqua introdotta, e in men che non si dica abbiamo acqua fresca e pulita senza aver acquistato della plastica. Pensate ai lati positivi: oltre alla fatica di dover trasportare le pesantissime casse di acqua dal supermercato a casa, questa soluzione riduce la spesa domestica. Vedrete quanto questa scelta incide sulla vostra produzione di rifiuti: il contenitore della plastica si riempirà molto più lentamente.
Queste, come tante altri, le “dritte” da seguire, piccoli grandi gesti nel rispetto del pianeta che abitiamo.
E’ una questione di buona volontà: se si comincia a pensare “green”, rispettare l’ambiente vi verrà, è proprio il caso di dirlo, “naturale”