Diritti tv della Serie A, invito della Lega a partecipare alla trattativa privata

Sul sito ufficiale è apparsa la manifestazione d'interesse: la procedura dovrebbe concludersi entro il 13 giugno

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Foto LaPresse - Spada

MILANO (Ciro Iavazzo) – Dopo la risoluzione del contratto con ‘Mediapro’ per i diritti tv della prossima Serie A, la Lega ha invitato operatori della comunicazione e intermediari indipendenti alle trattative private per l’acquisizione. Con una nota pubblicata sul proprio sito online ha voluto subito mettere in chiaro le cose, dopo le continue polemiche dei mesi scorsi, e anticipare ai soggetti interessati le condizioni normative della trattativa privata. Un invito a partecipare alla manifestazione d’interesse che dovrebbe partire a breve e concludersi entro il 13 giugno. Data soprattutto l’urgenza di regolarizzare la posizione in vista del prossimo campionato.

Sette giorni a Mediapro per presentare la fideiussione

Lo scorso 28 maggio ha deliberato la risoluzione del contratto con Mediapro, provvedimento efficace solo dopo sette giorni. Tempo nel quale la società spagnola potrebbe presentare la fideiussione. L’iter procedurale dovrebbe partire quindi dal prossimo martedì, 5 giugno. Solo da quella data potranno essere pubblicati gli schemi di offerta dei pacchetti, per piattaforma, mista o per prodotto.  “Considerate le esigenze di oggettiva urgenza, nel frattempo la Lega Calcio Serie A intende anticipare sin da ora ai soggetti interessati le condizioni normative della Trattativa Privata” si sul sito della Lega Serie A. Le manifestazioni d’interesse potranno essere presentate fino al 7 giugno con la procedura che dovrebbe concludersi entro il 13 con l’assegnazione dei diritti.

Mesi di polemiche: il calcio italiano è ancora senza media-partner 

Mesi di polemiche attorno ai diritti tv. L’unico dato certo è che ad oggi il calcio italiano non ha ancora un media partner. Lo scorso febbraio ad aggiudicarsi il bando furono gli spagnoli di Mediapro con mille euro in più rispetto alla base d’asta. Immediata la denuncia di Sky che giudicava illegittima l’assegnazione: da lì una lunga battaglia fra i due colossi conclusa con la risoluzione.

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