Dl fisco, Ronzulli: bonus bebè del governo è solo uno spot

“Da cittadina, da donna, da mamma, ritengo che la politica non solo non possa più ignorare o sottovalutare la questione della denatalità in Italia, vera ‘peste bianca’ dell’età moderna, ma debba interrogarsi sulle ragioni di questo mutamento del ‘costume italiano’ e su quali possano essere le soluzioni.

Foto: G.R.M./LaPresse Roma, Studi di La7 Via Novaro,

Milano, 24 nov. (LaPresse) – “Da cittadina, da donna, da mamma, ritengo che la politica non solo non possa più ignorare o sottovalutare la questione della denatalità in Italia, vera ‘peste bianca’ dell’età moderna, ma debba interrogarsi sulle ragioni di questo mutamento del ‘costume italiano’ e su quali possano essere le soluzioni. Le misure ‘spot’, come il bonus bebè in esame al Senato nel decreto fiscale, non bastano più. Occorre un vero e proprio welfare per l’infanzia”. Lo ha detto Licia Ronzulli (FI), presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, intervenendo all’assemblea generale del forum delle associazioni familiari.

aggiunge Ronzulli 

“Le ragioni della denatalità devono essere rintracciate nei concreti ostacoli della vita quotidiana che ogni coppia che vuole mettere su famiglia deve affrontare. Dalla precarietà del lavoro, soprattutto femminile, alla scarsità del reddito, alla mancanza di strutture per l’infanzia. Non è possibile che in un Paese considerato civile, come il nostro, si debba ancora scegliere fra lavoro e maternità. La questione non sta tanto nella mancanza di strumenti in sé, quanto, piuttosto, nella loro effettiva congruità. Bonus bebè, bonus asilo nido, congedi parentali, premio alla nascita sono solo alcune delle misure introdotte per rendere più facile la vita delle famiglie, eppure gli effetti non sono quelli sperati, se oggi ci troviamo al minimo storico delle nascite.

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