ROMA – Dalla ‘moratoria’ sulle trivelle all’Ires agevolato al 12% per il non profit. Dagli ‘smart contract’ alla posa per la banda larga, dal prestito per Alitalia alle famiglie delle vittime per Rigopiano. Il decreto legge Semplificazioni ha avuto un iter travagliato, durante il quale la presidente Elisabetta Casellati ha dichiarato inammissibili una serie di emendamenti che avrebbero reso il testo troppo eterogeneo, contrario alla giurisprudenza della Corte costituzionale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non lo avrebbe fermato.
Il pacchetto, comunque, mantiene una serie di norme che coprono uno spettro alquanto ampio. Ecco le principali novità.
Obbligo di indicare origini alimenti
Arriva l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Finora l’obbligo dell’indicazione di origine valeva solo per alcuni tipi di alimenti come pelati e concentrati di pomodoro, latte e derivati, riso, grano della pasta e pollo. A livello Ue, invece, l’obbligo riguarda carne bovina, miele e uova.
Non va lasciata subito la casa pignorata
La casa pignorata non va lasciata immediatamente ma solo con il decreto di trasferimento dell’immobile che conclude la procedura di esproprio forzato. Il debitore e la sua famiglia dovranno conservare il bene “con la diligenza del buon padre di famiglia”, tutelandone l’integrità, e dovranno abitare l’immobile personalmente. Soltanto il giudice dell’esecuzione può eventualmente autorizzare la locazione. Il debitore, inoltre, deve consentire, d’accordo con il custode, la visita dell’immobile da parte di potenziali acquirenti. Se il debitore non dovesse rispettare questi obblighi il giudice ordinerà la liberazione dell’immobile.
Stop a ‘tassa bontà’
L’Assemblea di Palazzo Madama ha votato praticamente all’unanimità (un solo voto contrario, probabilmente espresso per errore) il blocco alla ‘tassa sulla bontà’ che era stata introdotta con la scorsa manovra e avrebbe alzato l’Ires al non profit dal 12% al 24%.
Trivelle, stop di 18 mesi a nuove concessioni
Stop alle nuove concessioni per le trivelle, via libera a quelle già in essere, aumento di 25 volte dei canoni di sfruttamento delle risorse, preparazione entro 18 mesi di un piano di riordino complessivo del tema. Sono questi i termini su cui Lega e M5S hanno trovato l’intesa. La richiesta iniziale del M5S era di aumentare di 35 volte i canoni di estrazione e stoccaggio per tutte le compagnie petrolifere, ma la trattativa con la Lega ha fatto scendere questa cifra a 25. A titolo esemplificativo, attualmente una concessione di estrazione (tecnicamente chiamata ‘coltivazione’) può costare 58,25 euro per km quadrato. Con l’intesa uscita dall’intesa, si pagherà 1.481 euro per km quadrato e non 2.041, come chiedevano i pentastellati.
Ncc, nuove linee guida
Ok ad un primo pacchetto di norme sugli autoservizi pubblici non di linea (il noleggio con conducente, Ncc), dopo violente manifestazioni degli autisti davanti a Palazzo Madama. . Le norme prevedono che gli Ncc possano operare in ambito provinciale senza dover tornare sempre in rimessa, lo stop al rilascio di nuove autorizzazioni fino alla piena operatività di un nuovo archivio informatico nazionale che registrerà tutte le licenze, anche dei taxi. In un secondo momento, un decreto del presidente del Consigio dei ministri definirà le regole per le piattaforme digitali come Uber.
900mln per Alitalia, 300 per Imu-Tasi
Ok alla proroga del termine per la restituzione del finanziamento a titolo oneroso concesso ad Alitalia, pari a complessivi 900 milioni di euro, stabilendo che la restituzione dello stesso dovrà avvenire entro trenta giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali, e comunque non oltre il 30 giugno 2019. Vengono poi stanziati 300 milioni nel 2019 il rifinanziamento del fondo Imu-Tasi, con la possibilità di spalmare su cinque anni gli eventuali oneri derivanti dallo stop alle mini-cartelle entro i mille euro.
Cabina di regia su zone economiche sociali
Via libera alle semplificazioni per accelerare l’insediamento e la realizzazione delle Zone economiche speciali, con una cabina di regia a Palazzo Chigi su queste Zes. Si potranno istituire “aree doganali intercluse ai sensi del Codice doganale europeo” che consentono di operare in regime di sospensione dell’imposta Iva.
10mln per familiari vittime Rigopiano
Via libera alla “spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2019 in favore delle vittime e di coloro che, a seguito del disastro” di Rigopiano “hanno subito lesioni gravi o gravissime”. La lesione personale “si considera grave se di fatto deriva una malattia o un’incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni che supera i 40 giorni o una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa”. La lesione è definita “gravissima se dal fatto deriva una malattia certamente o probabilmente insanabile”. L’individuazione dei soggetti beneficiari “spetta alla presidenza del Consiglio dei ministri, d’intesa con i sindaci dei comuni di residenza delle vittime e dei soggetti che hanno subito lesioni”.
Banda ultralarga, posa semplificata
La posa dei cavi per Internet a banda larga viene semplificata tagliando, ad esempio, il termine per il parere del soprintendente sula posa dei cavi. Per l’installazione di reti di comunicazione elettronica, infatti, l’autorizzazione del soprintendente sarà rilasciata in 90 giorni invece degli attuali 120 giorni.
Registro per tracciabilità’ rifiuti
Va in pensione il Sistri, mentre sarà istituito il ‘Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti’. Un successivo decreto ministeriale stabilirà chi dovrà iscriversi. L’iscrizione comporterà “il versamento di un diritto di segreteria e di un contributo annuale” che consenta di coprire le spese di funzionamento del sistema.
Le norme saltate
Non sono passate, invece, una serie di norme. Non ci saranno sconti sull’assicurazione Rc auto per chi accetta di installare la scatola nera (si considerava sufficiente aver stipulato il contratto che ne preveda l’installazione”). Rimane poi la soglia che dovranno rispettare i proprietari di farmacie, che non potranno controllare più del 20% degli esercizi esistenti nella stessa regione. Si era proposto di abbassare la soglia attuale al 10%, ma l’emendamento è stato dichiarato inammissibile.
La norma Bramini ‘ristretta’
Non è passato l’ampliamento ai professionisti della cosiddetta ‘norma Bramini’, cioé il fondo di garanzia per le Pmi in difficoltà con i finanziamenti ma titolari di crediti con la P.a. Su questa estensione è arrivato lo stop parziale della commissione Bilancio del Senato. L’Aula ha approvato parte dell’emendamento sul Fondo, cancellando la parte relativa appunto all’accesso dei professionisti non organizzati in ordini o collegi a tale Fondo di garanzia.
Le tasse rateizzate a Genova
E’ saltato poi un emendamento che prorogava al 2 dicembre prossimo la sospensione dei tributi e dei contributi, concedendo la possibilità di rateizzarli, in favore di persone e imprese zone colpite dal crollo del Ponte Morandi di Genova. “La norma, stralciata non per volontà dell’esecutivo, sarà ripresentata nel primo provvedimento utile”, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
(LaPresse)