Allegri: a Bergamo sarà dura, hanno il miglior attacco del campionato

in foto Massimiliano Allegri

Torino – La Juve inarrestabile in campionato, in volo a +11 dopo la vittoria dell’Olimpico sulla Lazio, ha tutta l’intenzione di fare strada anche in Coppa Italia, arrivando alla quinta finale consecutiva. Tra i bianconeri e la semifinale, l’ostacolo si chiama Atalanta, avversaria di una sfida che Massimiliano Allegri in conferenza stampa giudica “non semplice. Hanno il miglior attacco, è una squadra in grande condizione, domenica ha rimontato una grande partita creando tantissimo. Sul piano fisico è una delle poche squadre che riesce a stare al nostro livello, ma è una partita diversa da quella di campionato. Ci sarà più pressione, le partite secche le vince chi fa meno errori“. Quella di Gasperini, reduce dalla clamorosa rimonta in campionato contro la Roma, è una formazione sempre difficile da affrontare perché “è fisica, gioca in avanti e fa molti gol. Vero anche che concede molto”, ha sottolineato il mister bianconero.

Bisogna sfruttare i punti deboli loro e stare attenti ai loro punti di forza. Noi in campionato a Bergamo abbiamo fatto una grande partita, poi siamo rimasti in dieci. Per loro ci sarà la possibilità di eliminare la Juventus, andare in fondo e vincere la Coppa Italia“.


Per la trasferta di Bergamo tornano a disposizione Pjanic e Khedira

Non ce la fa Mandzukic, out pure Cuadrado, Barzagli e Bonucci, anche se quello di Leonardo, è la buona notizia data da Allegri, “è meno grave del previsto, la speranza è di riaverlo il prima possibile“.

Per colmare l’emergenza difesa che ha perso anche Benatia, volato in Qatar, ecco Caceres, fresco di ritorno in bianconero e subito convocato (“Sono molto contento di ritrovare questo ambiente, è sempre stata casa mia. Questa è stata la maglia del mio cuore“, così si è presentato l’uruguaiano).

Ma dal punto di vista delle soluzioni per il pacchetto arretrato il tecnico si è detto tranquillo.”Rugani ha giocato poco la prima parte di stagione, domenica ha fatto una buona partita. C’è anche De Sciglio che può fare il centrale. Bisogna pensare partita dopo partita, senza pensare a quello che succederà tra un mese“.


Escluso l’arrivo dal mercato di un altro centrale

Non si può stare con otto centrali perché si ha paura che si faccia male un giocatore. Se si fa male uno gioca un altro, sennò si dovrebbero fare squadre da cento. Anche perché non possiamo sapere quello che succederà. Gli imprevisti vanno saputi gestire in totale serenità“.

Capitolo formazione: “Dietro giocano sicuramente Chiellini e Rugani, rientra Cancelo e devo decidere tra Spinazzola e Alex Sandro a sinistra. A centrocampo e davanti non lo so nemmeno io“, ha sorriso Allegri. “Devo scegliere anche in previsione dei tempi supplementari. Qualcuno ha giocato tante partite, senza scordare che sabato abbiamo un’altra partita di campionato. Di tutti i centrocampisti Matuidi è quello con maggiori chance perché domenica ha riposato“.

Bergamo sarà l’occasione per far riposare lo stakanovista Ronaldo? “Gli parlerò, vediamo. Cristiano sta facendo un’ottima annata a livello di dati fisici, oltre che di gol. A livello di quantità più o meno siamo come a Madrid, a livello di intensità fa di più qui. È anche vero che la stagione qui è molto più lunga perché il Real ha iniziato a giocare a dicembre, quando era a venti punti dal Barcellona. Questo è sicuramente un momento in cui si può rifiatare, anche se – ha avvertito Allegriquesta è la settimana più tosta“.

Il tecnico ha poi chiarito che a Bergamo sarà titolare “Szczesny, ha giocato domenica e voglio dargli continuità. Perin gioca sabato con il Parma”.

Una domanda sull’Atletico ha coinciso con lo sfogo di Allegri in risposta a chi vede i bianconeri già in finale di Champions, la grande ossessione. “Non c’è scritto da nessuna parte che la Juventus è la mega favorita“, ha puntualizzato l’allenatore. “Si parla come se la Juve dovesse aspettare solo il 1° giugno per vincere la Champions: è una roba da folli. La Champions, come gli altri trofei, è un obiettivo da portare a casa. Poi se saremo bravi e fortunati andremo avanti. E giocare contro l’Atletico non è come giocare contro qualunque altra squadra, è una partita complicata“, ha proseguito.

La Champions va affrontata sapendo che possono esserci imprevisti, che fanno parte della normalità. Noi dobbiamo prepararci al meglio per vincere. In campionato è diverso, perché ci sono 38 partite e puoi anche sbagliarne una. Anche domani sera a Bergamo non c’è possibilità di replica. Bisogna giocare una grande partita e essere un pizzico fortunati. Sono partite secche che fanno da allenamento mentale“. In ogni caso, ha sottolineato il mister bianconero, “la Juve negli ultimi quattro anni ha giocato due finali, non è andata male. Poi speriamo che questo sia l’anno buono, ma io me lo auguravo anche il primo anno, quando sono arrivato. Facciamo un alone di discorsi…“. La ricetta allegriana, invece, è semplice: “La Champions va giocata. Senza pensarci tutti i giorni“. (LaPresse)

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