Dl Sicurezza bis, regge l’accordo sulle supermulte. Dal M5S 20 norme non condivise

I 5Stelle non ci stanno a mettere tutto in mano a Matteo Salvini e fanno trapelare l'irritazione

in foto Luigi Di Maio e Matteo Salvini

ROMA – Fallisce il tentativo della Lega di ampliare i poteri del Viminale in merito alle navi che trasportano migranti. Sul decreto legge sicurezza bis, all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, si entra nel vivo e alla presentazione degli emendamenti i gruppi parlamentari dell’esecutivo registrano la prima scossa.

La proposta della Lega

Il Carroccio presenta sul tavolo, in una delle riunioni della maggioranza, una norma che consegna al ministro dell’Interno non solo il potere di vietare l’ingresso, la sosta e anche il transito alle navi nei porti italiani. Ma anche quello vietare trasbordi o sbarchi sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari. Senza avere l’autorizzazione di palazzo Chigi, quindi del premier Giuseppe Conte. E’ su questo punto che la discussione si accende, tanto che in un primo momento si pensa di far slittare la presentazione degli emendamenti.

Le 20 norme non condivise

I 5Stelle non ci stanno a mettere tutto in mano a Matteo Salvini e fanno trapelare l’irritazione, per una norma che non trova concordi entrambi i contraenti del contratto di governo. Alla fine i leghisti decidono di non forzare la mano e l’emendamento rimane nel cassetto. Ma dal gruppo grillino spuntano, oltre a una ventina di norme condivise, altrettante su cui la Lega non ha messo il cappello. Nel computo totale ci sono 547 emendamenti: 160 di Fi, 128 di Fratelli D’Italia, 44 M5S, 41 del PD e 21 della Lega.

Dl Sicurezza bis, le norme principali

Tra quelle a doppia firma della maggioranza ci sono l’inasprimento delle sanzioni per chi viola le leggi italiane, che passano da un minimo di 150 mila euro a un massimo di 1 milione, il sequestro e la confisca della nave, che scatta subito e non con la reiterazione del reato, e infine in un altro emendamento si prevede l’arresto del comandante dell’imbarcazione che non rispetta l’alt della Guardia di finanza.

L’attenzione tuttavia si sposta sulle circa 20 proposte in più a firma dei grillini, che potrebbero creare ‘maretta’ durante l’esame del dl. Mettendo in luce proposte che si avvicinano più alla posizione di Roberto Fico, che a quella governativa schiacciata sulla linea leghista. Salvini però non teme sorprese: “Penso che la sicurezza del paese stia a cuore a tutti. Anzi, mi piacerebbe che proposte utili arrivassero anche dalle opposizioni. Oltre agli insulti mi piacerebbe che da sinistra arrivassero proposte utili all’Italia”.

Gli emendamenti proposti da Forza Italia

E se da una parte c’è l’incognita M5S, dall’altra la Lega si è vista recapitare 160 emendamenti dall’alleato di coalizione, Forza Italia. Uno a firma di Mara Carfagna obbliga le Ong straniere impegnate in attività di ricerca e salvataggio in mare a identificare a bordo i migranti. Così da inviare al Paese di cui battono bandiera le richieste di asilo. “Bisogna che l’attività delle Ong sia disciplinata: se vuoi compiere un’attività di ricerca e salvataggio in mare lo devi fare alle condizioni di legalità e sicurezza poste dallo Stato italiano. In caso contrario, semplicemente non si può fare” commenta la vicepresidente della Camera e coordinatrice del partito.

Dalle fila di Fi inoltre si aggiunge anche la richiesta di Gregorio Fontana, di destinare i 100 milioni di risparmi derivanti dai tagli dei costi della Camera per un efficace piano per il rimpatrio delle centinaia di migliaia di clandestini irregolari presenti sul territorio italiano. L’esame dovrebbe proseguire mercoledì, ma si attende l’ammissibilità che potrebbe dare una sfoltita al numero degli emendamenti. Fondamentale anche il vertice sull’immigrazione convocato a Palazzo Chigi nella stessa serata. Dove Conte cercherà di dettare la linea e addrizzare il tiro delle proposte emendative.

(LaPresse/di Donatella Di Nitto)

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