PADOVA – Una vera e propria organizzazione dedita alle truffe sull’invalidità e sui permessi di soggiorno. E’ stata sgominata dalla squadra mobile di Padova che questa mattina ha arrestato alcune persone nell’ambito di un’inchiesta su false pratiche per i migranti. L’obiettivo del gruppo era quello di metter su un giro di documentazioni false per arrivare ad obiettivi ben precisi. Nella maggior parte dei casi questi si sostanziavano in un permesso di soggiorno per i migranti che, in alcuni casi, veniva anche associato ad alcune prestazioni assistenziali da parte dell’Inps. Un giro importante che, secondo i dati ufficiali, ha infatti coinvolto ben 77 persone che risultano tutte indagate.
Le accuse
Le stesse sono state accusate a vario titolo di associazione a delinquere dedita alla commissione di falso ideologico e documentale; il tutto collegato a delitti contro la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia. Una lunga indagine da parte delle forze dell’ordine che hanno agito dopo aver chiuso il cerchio sulla vicenda e aver appurato l’esistenza di una realtà ben radicata sul territorio. Il meccanismo è risultato dunque piuttosto lineare.
Un modus operandi apparentemente perfetto
Secondo quello che è stato il risultato delle indagini, infatti, gli arrestati, che per questa attività ricevevano compensi ‘importanti’, creavano delle false pratiche idonee a simulare un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che in realtà era del tutto inesistente. Ottenuta questa documentazione, di fatto una falsa posizione lavorativa, i migranti la presentavano alla previdenza sociale ed ottenevano permessi di soggiorno e altri vantaggi. Un giro lineare, come detto, che andava avanti da tempo e che, secondo gli inquirenti, avrebbe fruttato alle persone coinvolte circa 80mila euro. Questo almeno è quanto emerso dalle indagini che, nel corso degli ultimi mesi, si sono sviluppate tra Sicilia, Piemonte, Veneto e Lombardia.