MILANO (AWE/LaPresse) – Doppio traguardo raggiunto per Dompé, azienda farmaceutica italiana che occupa 700 persone per un fatturato nel 2017 da 252 milioni di euro. Con l’approvazione da parte della Food and Drug Administration degli Stati Uniti di Oxervate, il primo farmaco per il trattamento della cheratite neutrofica (una malattia rara che colpisce la cornea), il sito di ricerca e produzione della casa italiana all’Aquila diventa infatti il primo sito produttivo autorizzato da parte dell’Autorità statunitense per la produzione di principi attivi biotecnologici con tecnologia di dna ricombinante utilizzando cellule procariote quale vettore di espressione.
Il traguardo di Dompé, l’azienda farmaceutica italiana
Inaugurato nel 1993, il sito è infatti stato oggetto nel tempo di investimenti per 200 milioni di euro. L’ultimo ampliamento, completato a giugno del 2018, ha riguardato la realizzazione di nuove aree, comprendenti un edificio di 4 piani. Dedicato al processo produttivo di granulati ricoperti, un edificio di 3 piani destinato al confezionamento ed un nuovo magazzino. Un passo avanti che ha portato la capacità produttiva a regimen dell’impianto, dove lavorano circa 250 persone, a 50 milioni di confezioni anno.
Il farmaco è stato sviluppato grazie agli studi di Rita Levi Montalcini
A festeggiare, dopo l’approvazione del trattamento da parted dell’Fda, può comunque essere tutto il comparto della ricerca italiana. “Abbiamo sviluppato cenegermin grazie alla collaborazione costante con una comunità scientifica di eccellenza. Che ha contribuito infatti allo sviluppo del farmaco nelle varie fasi, in centri di ricerca a livello internazionale”. Lo spiega Sergio Dompé, presidente e amministratore delegato dell’azienda, citando il principio attivo alla base di Oxervate. Il cui sviluppo è stato reso infatti possibile dagli studi compiuti a suo tempo da Rita Levi Montalcini sul nerve growth factor.
Farmaco che contrasta la cheratite neurotrofica
“E’ il nostro primo farmaco biotech ottenuto grazie al lavoro di una squadra. Che con competenza e passione ha creduto sin dall’inizio in questo progetto”, sottolinea l’imprenditore. “Un viaggio lungo, complesso ma entusiasmante. E che non finisce ma inizia con questo importante step regolatorio”. La cheratite neurotrofica è una malattia degenerativa risultante da una perdita della sensazione corneale. Con danni progressivi allo strato superiore della cornea. Tra cui assottigliamento, ulcerazione e perforazione nei casi più gravi.
L’importanza del trattamento
“L’impatto di questa grave condizione su un singolo paziente può essere devastante”. Lo spiega Wiley Chambers, oftalmologo presso il Centro per la valutazione e la ricerca di droghe della Fda. “L’approvazione di oggi fornisce un nuovo trattamento topico e un importante progresso. Che offre quindi una guarigione corneale completa per molti di questi pazienti”.