F1, Alonso non esclude il ritorno: “Nella vita le cose possono cambiare in fretta”

Il pilota della McLaren si confessa in vista dell'addio

Alonso trionfa a Le Mans
Foto LaPresse

BELGIO (LaPresse)“E’ stata una decisione che ho cominciato a maturare l’anno scorso”. Fernando Alonso torna così sull’annuncio di addio alla Formula 1 alla fine della stagione. Il pilota è alla ricerca di nuove sfide.

La decisione dell’ex ferrarista Fernando Alonso

“Quest’anno ci sono stati parecchi cambiamenti all’interno del team”, ha spiegato lo spagnolo della McLaren nella conferenza stampa alla vigilia delle prove libere del Gran Premio del Belgio. “E’ cambiato il fornitore del motore e ho pensato che sarebbe stato peggio restare un altro anno”.

“Sono cambiate le mie priorità”

“Mi piace – ha garantito Alonso – guidare queste nuove macchine e con questi nuovi regolamenti, mi stavo divertendo. Quest’anno è stata comunque una gioia correre e fare un altro tentativo. Però – ha sottolineato – allo stesso tempo ho fatto dei cambiamenti nelle mie priorità, con il campionato Wec e altre cose verso questa direzione”.

L’addio alla F1 e l’esigenza di nuovi stimoli

“Un paio di mesi fa ho deciso che era il momento giusto per lasciare, perché mi sento ancora un pilota forte, di alto livello. Non volevo lasciare nel momento in cui non sarò più competitivo”, ha chiarito l’ex ferrarista. “Ora cerco sfide che la F1 probabilmente in questo momento non può offrirmi”.

Non si esclude il ritorno

“Se l’addio alla Formula 1 è definitivo? Al momento penso che questo sia un addio ma nella vita le cose cambiano molto rapidamente. Bisogna comunque lasciare una porta aperta, non ho una sfera di cristallo per dire quello che accadrà in futuro. Per me è un addio, ma chissà in futuro”, ha spiegato il pilota della McLaren nella conferenza stampa alla vigilia delle prove libere del Gran Premio del Belgio. “Le nuove sfide future? Probabilmente sono più grandi rispetto a quelle che posso trovare in F1. La tripla corona è un qualcosa di cui parlo da mesi o anni”, ha proseguito il pilota della McLaren.

“La F1 non è più quella che sognavo da ragazzino”

“Per essere il miglior pilota del mondo dovrei vincere otto titoli in F1, cosa – ha ammesso – che mi sembra improbabile, oppure riuscire a padroneggiare in diverse categorie e diverse macchine. A Indianapolis mi sono sentito competitivo. Ci sono tante cose che ti possono portare a un livello diverso nel motorsport se riesci a vincere con macchine diverse e in categorie diverse”.

“Per il prossimo anno – ha aggiunto l’asturiano – le possibilità possono essere molte o poche. Non sono rimasto perché ci sono soltanto due team che possono vincere e continueranno con i loro piloti anche l’anno prossimo. La F1 che stiamo vedendo non è probabilmente quella che sognavo da ragazzino o quando sono entrato. Arrivi un giorno in cui non ti emozioni più per quelle sfide”, ha concluso.

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