NAPOLI – Il parroco anti clan non ha paura. Anzi. Rilancia: “Vi posso dare anche le chiavi della chiesa”. Lo ha detto ieri durante la celebrazione. La questione è delicata: auto sfilano davanti alla parrocchia, chiedendo ai fedeli di non entrare. “Hanno detto di non venire più in chiesa”. E ieri sera alle 19 altra messa al Parco Verde. Il sacerdote denuncia l’improvvisa assenza di fedeli. “Chi sono questi camorristi che terrorizzano le persone? Ero fuori Caivano per una serie di questioni ed ho potuto seguire dalle telecamere di videosorveglianza della chiesa il passaggio di due auto ed il loro sostare qui nei pressi a tutte le ore”. Poi l’affondo: “Vogliono forse occupare la chiesa? Non c’è bisogno, do loro le chiavi”. E ancora: “Vorrei sapere chi sono questi camorristi. A chi e perché vogliono fare paura. Certamente non a me”. Don Patriciello è abituato a non fare passi indietro. Nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2022 esplose una bomba artigianale davanti al cancello della chiesa San Paolo Apostolo. Intimidazioni per cercare di bloccare (invano) chi contrastava il potere della camorra sul territorio.
Ieri sera alle 19 al Parco Verde proprio il parroco anti-camorra ha tenuto una messa. “La legalità è la normalità, è come l’aria che respiriamo – dice il parroco anri camorra – siamo in un Paese democratico. Abbiamo doveri da rispettare e diritti di cui godere”. Ora la chiesa e l’oratorio sono vuoti, grida don Patriciello. Qualcuno ha chiesto ai fedeli di non entrare nella chiesa. Ma questo non lo fermerà. Di più. Con ogni probabilità intensificherà gli sforzi contro la criminalità: vuol dire che è davvero necessario fare qualcosa per la città e gli abitanti. Ora sono scattate verifiche delle forze dell’ordine nel perimetro della parrocchia.
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