Donzelli (FdI): “La Campania può trainare l’economia italiana”

Il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia: "Può competere con le regioni del Nord". Sulle Regionali: "Per noi le priorità sono l'aeroporto di Grazzanise, l'ambiente, la sicurezza e il recupero delle periferie. Alleanze? Parliamo con chi condivide un progetto, porte aperte anche agli ex deluchiani".

269
Il direttore Maria Bertone, Giovanni Donzelli e Gimmi Cangiano

La Campania può competere con le regioni del Nord e trainare l’economia dell’Italia, sfruttando il momento favorevole al Meridione. Lo dichiara il responsabile organizzativo nazionale di FdI Giovanni Donzelli, che ha fatto tappa ieri alla redazione di “Cronache”, nell’ambito del suo tour in Campania, dove ha partecipato fra l’altro alla festa del coordinamento cittadino di Napoli. Ad accompagnarlo i parlamentari Gimmi Cangiano (responsabile provinciale di Caserta) e Marco Cerreto e il consigliere regionale Alfonso Piscitelli.
Alla kermesse di Napoli il tema obbligato è quello delle Regionali.

Su chi puntate?

Abbiamo confermato la determinazione a vincere in Campania, saremo compatti e proponiamo Edmondo Cirielli. Comunque non c’è fretta, a differenza di quanto sostiene qualcuno: se scegliessimo subito un candidato forte daremmo vantaggi all’avversario. L’obiettivo è presentare una candidatura forte e avvantaggiarci delle spaccature nel campo avverso.

Tutti sono in attesa della sentenza della Corte costituzionale sul terzo mandato: che aria tira?

E’ una questione molto seria che non deve essere mai incentrata sulle singole persone. In tutte le democrazie occidentali c’è il limite dei due mandati: possiamo anche decidere che si può superare perché è cambiata la storia, ma non si può farlo per un nome in particolare. Per un organismo monocratico eletto direttamente c’è sempre stato questo limite, ci possono essere delle eccezioni ma non per un singolo sindaco o presidente.

Ma non sarebbe meglio dare direttamente la parola alle urne?

Dove c’è democrazia c’è sempre un limite e una riflessione democratica non può essere fatta su pressione di un candidato.

Nei giorni scorsi FdI ha aperto a Calenda per le Regionali nelle Marche. Vale anche per la Campania?

E’ un po’ esagerato parlare di apertura: la maggioranza in Parlamento è stabile e compatta, non c’è necessità di allargarla per noi, né per Calenda. Se ne sta parlando perché il leader di Azione ha invitato il presidente del Consiglio al congresso del suo partito, ma questo è normale: anche ai congressi del Movimento sociale venivano invitati gli avversari. Calenda fa opposizione al governo non all’Italia. Anche FdI con il governo Draghi e addirittura con quello Conte 2 ha votato a favore su singoli argomenti. L’approccio antidemocratico di Pd e 5 Stelle non è utile. Il programma è nostro, ma siamo aperti a chiunque.

Più che dell’ambito nazionale, però, stiamo parlando delle situazioni locali e delle elezioni regionali.

Se ne può ragionare: ci sono molti Comuni in cui il centrodestra va anche oltre il proprio perimetro. Sia nelle Regioni che nei Comuni ci possono essere maggioranze più ampie.

Ma se a De Luca fosse precluso di ricandidarsi, voi vi alleereste con lui? Inoltre, nella maggioranza che sostiene il governatore ci sono molti esponenti che provengono dal centrodestra o che hanno tuttora ottimi rapporti con la vostra coalizione. Li accettereste?

Non abbiamo condiviso come ha governato De Luca, quindi un’intesa la vedo difficile. Se però nella sua maggioranza ci sono uomini che hanno fatto altri percorsi e si rivolgono a noi, non abbiamo preclusioni.

Quali progetti avete per le infrastrutture della Campania, in particolare per il vecchio sogno dell’aeroporto a Grazzanise?

Sull’aeroporto Gimmi e Marco (i parlamentari Cangiano e Cerreto, ndr) insistono molto, ma è un problema di rapporti con il ministero della Difesa. Sulla Terra dei fuochi la nomina del commissario dimostra un’attenzione importante e sulle periferie ci sono risposte concrete e pratiche. La Campania non può rassegnarsi e può competere con le grandi regioni nel nord. La scelta di Antonio Iannone come sottosegretario alle Infrastrutture è una risposta seria. In passato sono stati fatti investimenti al nord per trainare l’Italia, adesso al Sud l’economia tira più che al Nord ed è il momento di investire sulle opportunità e non su assistenza, bonus, premi ed elargizioni.

Siete partiti da percentuali molto basse, poi siete cresciuti nonostante i pochi compromessi. Come lo spiega?

Siamo cresciuti proprio perché siamo stati coerenti e abbiamo mantenuto la parola data, a differenza di altre forze politiche. Pensiamo ai 5 Stelle che dicevano “mai col Pd” e poi si sono alleati con loro, con la Lega, con Forza Italia.

La vostra idea di Europa è diversa da quella della Lega: come fare a conciliare le posizioni, visto che dovete governare insieme?

In Europa il centrodestra appartiene a 3 grandi famiglie: Partito popolare europeo, conservatori e sovranisti, Dobbiamo creare le condizioni per creare anche in Europa lo stesso centrodestra dell’Italia e stimolare chi, nel Ppe, non vuole allearsi con i socialisti. Anni fa Berlusconi ebbe l’intuizione di mettere insieme forze che sembravano incompatibili. Il centrodestra è un popolo unico che chiede meno burocrazia e tasse e più sicurezza e in Italia è sempre stata una fetta maggioritaria, mentre le divisioni sono state innaturali e contro il proprio elettorato. Invece nel centrosinistra convivono cattolici, centri sociali, persone che hanno scoperto la politica con il “vaffa day”. Noi riusciamo a fare sintesi: dall’inizio della legislatura mai un solo parlamentare ha votato contro un provvedimento o è stato in dissonanza. Noi non siamo mai stati chiusi in noi stessi fin dall’inizio. Ci sono molti esponenti di FdI che non hanno una storia nei movimenti giovanili di destra: penso a Fitto, così come a buona parte dei ministri, da Schillaci a Calderone e a Nordio.

Cosa pensa dell’operato dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano?

Ha operato molto bene al ministero della Cultura, poi ha fatto un passo indietro con un senso di responsabilità unico. Anche Giuli lavora bene e avrà attenzioni per questa terra: le stesse attenzioni di Sangiuliano, pur non potendo averne lo stesso amore, non essendo originario del Sud.

FdI è stabilmente primo partito: c’è molta fila per salire sulla barca?

Sempre di più…

Ma come disciplinare questi ingressi?

Dove ci sono le preferenze è più semplice: decidono gli elettori. Siamo comunque gli unici ad avere un Codice etico e dobbiamo dichiarare anche se siano stati indagati e poi assolti. In molti casi ci troviamo davanti persone prosciolte ma valutiamo le circostanze: la selezione non la facciamo fare alla magistratura.

Ha parlato di un popolo della destra maggioritario in Italia. Tuttavia, sembra di constatare che molti fra gli elettori di centrodestra non condividano il sostegno a oltranza del Governo all’Ucraina. Cosa ne pensa?

Gli italiani sono spaventati, vogliono la pace e sentirsi al sicuro. Il compito di un Governo è fare stare il popolo più sereno, non il consenso immediato: non siamo alla ricerca di like e più che pensare a massimizzare il consenso ragioniamo in un’ottica di lungo respiro. Se qualcuno ha difficoltà a capire le nostre scelte gliele spiegheremo. Il centrosinistra, invece, era schiacciato sugli Usa perché c’era Biden, ora rinfaccia alla Meloni di non tenere uniti Europa e Usa. Se spacchiamo l’Occidente, rischiamo di soccombere a chi ha più capacità decisionale, non dovendo assicurare la democrazia, e a chi ha meno limiti, come la Cina che non ha le nostre stesse e giuste regole ambientali da rispettare. Difesa non vuole dire solo i carrarmati: oggi un branco di hacker potrebbe fermare internet e tutte le comunicazioni e sarebbe un disastro. Non dobbiamo immaginare le spese per la sicurezza solo come proiettili: pensiamo ai cavi sottomarini, dai quali passa tutto, alla guerra delle nuvole, allo Spazio non regolamentato. Conte, in realtà è stato il primo a impegnarsi per la spesa militare al 2%, oggi scende in piazza perché spera solo di lucrare elettoralmente come uno sciacallo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome