MILANO (LaPresse) – “Oggi è finito un incubo di 4 mesi! Adesso voglio pensare solo al calcio e continuare a fare quello che amo più di ogni altra cosa!”. Con queste parole gridate su Twitter e una foto che lo ritrae esultante, Giuseppe Rossi commenta l’assoluzione dalle accuse di doping dopo essere risultato positivo alla dorzolamide, una sostanza vietata generalmente contenuta nei colliri, dopo la gara tra Benevento e Genoa dello scorso 12 maggio.
Giuseppe Rossi assolto dalle accuse
Pepito, che si è sempre professato innocente, ha ricevuto soltanto una nota di biasimo. “#giustiziafatta #grandeteam”, gli hashtag usati da Rossi nel post su Twitter anche per ringraziare il lavoro dei suoi legali.
La Procura antidoping aveva chiesto una squalifica di un anno per il 31enne ex attaccante di Parma e Fiorentina. Rossi ha ricevuto solo un rimprovero dopo l’udienza di lunedì, anche perché la quantità di dorzolamide trovata nel test era minima.
Le parole dell’avvocato
“Non capiamo come questa sostanza sia finita nel cibo di Rossi, non c’è stata intenzionalità, la linea della buona fede e della coerenza ha prevalso”, ha detto l’avvocato di Rossi Sergio Puglisi Maraja dopo l’udienza. Rossi, che vanta 30 presenze in Nazionale in una carriera falcidiata dagli infortuni al ginocchio, è attualmente svincolato in attesa di trovare una nuova sistemazione.