Draghi: “Opportuno l’obbligo del vaccino, della terza dose e l’estensione del green pass”

Estensione del green pass, terza dose, obbligo vaccinale quando verrà dichiarato da Ema e Aifa farmaco ordinario

ROMA – Estensione del green pass, terza dose, obbligo vaccinale quando verrà dichiarato da Ema e Aifa farmaco ordinario. E’ la strada tracciata dal premier Mario Draghi nella prima conferenza stampa dopo la pausa estiva che non lascia spazio a dubbi: “sì e sì”, è la risposta secca alla domanda, vaccinarsi è l’appello ripetuto ancora oggi, per far ripartire le attività produttive, la scuola, la vita del Paese. Alla fine di settembre, prevede Draghi, sarà vaccinato l’80% della popolazione, ora siamo al 70%: tanti ma si punta ad andare oltre perché su tempi, modi, priorità sarà attivata la cabina di regia – “come è stato chiesto dal senatore Salvini”, rimarca – ma l’estensione del green pass per lavoro, trasporti, eventi ci sarà, “ne stiamo discutendo da tempo”, e poi ci sarà l’obbligo. Del resto, come sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza, “è già attivo per il personale sanitario, è una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del Governo e del Parlamento”. Scalcia la Lega, che “era e rimane contro obblighi, multe e discriminazioni, ricordando che in nessun Paese europeo esiste l’obbligo vaccinale per la popolazione e insiste per “tamponi gratuiti, salivari e rapidi, per tutti coloro che ne abbiano necessità”.

Fulmini all’orizzonte, eppure il premier non ha dubbi: “Il governo va molto d’accordo e il Parlamento ha fatto un lavoro straordinario e continua a farlo. Non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per il mio futuro”. Insomma mediazione sì, confronto pure, ma non sembrano previste strade alternative. Anche perché l’economia continua a crescere più delle aspettative “ma non credo valga la pena compiacersi troppo delle cifre , siamo caduti come non si vedeva da decenni”. E quindi il segno più è “in parte un grande rimbalzo, la vera sfida sarà mantenere un tasso di crescita considerevolmente più elevato di prima della pandemia”

Il governo ad agosto “non ha passeggiato, come ha detto qualcuno”, si è lavorato alla ripresa, ai trasporti, alla scuola. “Le lezioni in presenza sono sempre state una priorità del governo, ricordate quando abbiamo rispetto ad aprile tra le critiche, abbiamo dato un mese in più di lezioni in presenza ai nostri ragazzi. Ora abbiamo il 91,5% degli insegnanti con una dose di vaccino”, e nelle classi dove tutti saranno vaccinati si potranno allentare le misure, vie le mascherine, si tornerà a sorridere, come chiosa il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Quanto ai trasporti, “l’applicazione del green pass mi pare stia andando bene, ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta”, garantisce il premier. Che scherza: “Sicuramente qualcosa andrà storto ma ce l’abbiamo messa tutta”. Ferma invece la condanna per le aggressioni e le minacce dei no vax ai danni di giornalisti e medici: i tratta di “violenza particolarmente odiosa, vigliacca, nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea nella lotta alla pandemia”.

(LaPresse/Antonella Scutiero)

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