PALERMO – I Carabinieri della compagnia di Ragusa hanno arrestato, nel corso dell’operazione antidroga denominata “Indomitus”, 11 soggetti ed eseguito, su disposizione del GIP, 18 misure cautelari personali e 12 reali a vario titolo. Per 7 di loro è stato previsto il carcere, per 3 i domiciliari e per i restanti 6 è stato notificato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria.
Nell’abito dell’operazione l’autorità giudiziaria ha disposino il sequestro di beni dal valore complessivo stimato intorno ai 300 mila euro, tra cui 6 vetture di media e grossa cilindrata. L’indagine, iniziata nel 2020, ha permesso ai Carabinieri coordinati dalla procura presso il Tribunale di Ragusa, di ricostruire una fitta e articolata rete di spaccio che vedeva come protagonisti noti e pregiudicati pusher.
Tra loro è emerso il ruolo che deteneva nell’organizzazione un 19 enne, ragusano, che aveva stabilito numerosi contatti sia in Italia che all’estero per importare sia da Roma, che da Spagna e Olanda, marijuana e hashish per mezzo di corrieri postali. Poi il giovane vendeva la droga a dei pusher locali. Il 19 enne aveva anche creato una community di spacciatori, grazie ad una applicazione telefonica di messaggistica istantanea con al quale in anonimato gestiva la quantità di droga e la tipologia da consegnare ai clienti.
Nel corso delle attività investigativa i Carabinieri hanno disarticolato una fitta rete di spacciatori che operava nel complesso di case popolari situato tra via Cesare Terranova, via Enrico Berlinguer e via Caronia.
Il giro d’affari complessivamente stimato dagli inquirenti si aggirava intorno ai 250 mila euro.
Sono stati sequestrati 2,580 kg di sostanze stupefacenti, tra marijuana hashish e cocaina, 20 piante di canapa indiana, due serre indoor e la somma di 12.320 euro.
Tra gli 11 arrestati nel blitz antidroga dei Carabinieri di Ragusa vi sono anche 4 soggetti che precepivano il reddito di cittadinanza.
Infatti, nel corso dell’operazione antidroga denominata “Indomitus”, hanno scoperto che 4 soggetti hanno percepito indebitamente il beneficio per un ammontare complessivo superiore a 35 mila euro, nonostante i proventi dell’attività di spaccio consentissero di godere dell’utilizzo di macchine di lusso cpme Maserati, Mercedes, Audi e BMW. Inoltre, per eludere eventuali controlli, alcune tessere del reddito di cittadinanza venivano intestate a famigliari e prestanome, anch’essi denunciati per truffa ai danni dello Stato.
(LaPresse)