NAPOLI – Domani, come avviene ogni anno il 22 aprile, si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Terra. L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
STORIA
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. L’idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, ed al senatore Nelson venne l’idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali. L’Earth Day prese definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico. Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione in difesa della Terra, la prima della storia.
EDIZIONE 2023
Earthday.org, l’organizzatore globale della Giornata della Terra e il più grande reclutatore di movimenti ambientalisti in tutto il mondo, ha scelto come tema dell’edizione 2023 “Investi nel nostro pianeta”. Il tema è incentrato sul coinvolgimento di governi, istituzioni, imprese e oltre un miliardo di cittadini che partecipano ogni anno alla Giornata della Terra per fare la loro parte in modo che siano e siamo tutti responsabili. Per i promotori investire in un’economia verde è l’unica via per un futuro sano, prospero ed equo. L’influenza umana è inequivocabilmente responsabile del riscaldamento del pianeta e la triste verità è che alcune forme di sconvolgimento climatico si faranno sentire nei secoli a venire. Tuttavia, dobbiamo allontanarci collettivamente dall’economia inquinante dei combustibili fossili e dalle vecchie tecnologie dei secoli passati e reindirizzare l’attenzione sulla creazione di un’economia del 21esimo secolo che ripristini la salute del nostro pianeta, protegga la nostra specie e offra opportunità a tutti.
IL VILLAGGIO A ROMA
Decine le manifestazioni in programma, nelle diverse aree del Paese. Per la prima volta le celebrazioni ufficiali dell’Earth Day si svolgeranno sia in presenza, con il Villaggio per la Terra di Villa Borghese a Roma, inaugurato nel 2016 da Papa Francesco, e con quello di Torino, alla sua prima edizione, sia in forma digitale, con la maratone #OnePeopleOnePlanet,, 16 ore di contenuti live dalla Nuvola di Fuksas. Evento centrale della manifestazione l’incontro dei giovani collegati dai 5 Continenti con gli organizzatori della Youth4Climate: il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, Undp, rappresentato dal coordinatore Agostino Inguscio, e il Ministero degli Esteri, rappresentato dal Direttore Generale ambasciatore Pasquale Ferrara.
CONCERTO PER LA TERRA
In Italia dal 2008 decine di artisti e testimonial nazionali ed internazionali hanno animato il Concerto per la Terra per sensibilizzare il pubblico sulle importanti tematiche ambientali, e per celebrare l’Earth Day – Giornata Mondiale della Terra. Negli anni, diverse splendide location hanno fatto da sfondo alle voci degli artisti. Lo scorso anno è stato lanciato il format “Una Voce della Terra“: presso l’Auditorium della Nuvola di Fuksas, un evento musicale guidato dalla musica e dalle parole di Giovanni Allevi. Quest’anno saliranno sul palco Ermal Meta, Leo Gassmann, Tommaso Paradiso ed Arisa, madrina dell’evento. Un concerto totalmente acustico che sarà ad impatto zero grazie al contributo di Climate Partner.
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