NAPOLI – I primi effetti di danni dovuti all’ ambientale sono ben visibili da un esame degli spermatozoi. L’indagine svolta sul liquido seminale può avere funzione di prevenzione primaria per ridurre l’impatto delle patologie cronico-degenerative nell’adulto ma anche di quello delle generazioni future: con un attento studio è infatti possibile ridurre gli effetti transgenerazionali dei contaminanti che agiscono sui gameti.
La ricerca EcoFoodFertility
A rivelarlo è EcoFoodFertility, il primo studio sistematico a livello internazionale di biomonitoraggio integrato basato, in particolare, sul liquido seminale, quale precoce sensore dell’impatto ambientale. Il progetto ha come obiettivo quello di liberare il corpo da ogni forma di inquinamento, alimentandolo con prodotti privi di pesticidi e contaminanti sulla scorta della dieta mediterranea. L’obiettivo è quello di recuperare salute e giusto vigore riproduttivo, disintossicando l’organismo e salvaguardando l’ambiente.
La Terra dei Fuochi
A spiegare le basi della ricerca è lo studioso Luigi Montano (nella foto). “Il progetto EcoFoodFertility affonda le sue radici nelle problematiche sanitarie ed ambientali della Terra dei Fuochi. L’intento è quello di valutare e meglio misurare il rischio biologico che vivono le popolazioni nelle zone ad alto impatto ambientale al fine di avviare concrete e precoci misure di prevenzione primaria e pre-primaria. In attesa dei tempi lunghi delle bonifiche territoriali, lo studio intende dare linee guida e strategie individuali per modulare e contrastare gli effetti degli inquinanti ambientali”, ha fatto sapere l’autore. Ciò è possibile attraverso strategie alimentari che, sul modello dieta mediterranea, contemplano alimenti eubiotici – dal greco, eu- “buono” e biotikós “vitale”, letteralmente, “buono per la vita”, o anche “benefico per l’organismo”. Che siano dunque privi di residui di pesticidi, microtossine e contaminanti ambientali di rilievo. Essi vengono ottenuti in particolare da un’agricoltura biologica e biodinamica.
La pizza della fertilita’
In un progetto così ambizioso non può di certo mancare il cibo che in assoluto rappresenta il Made in Italy nel mondo: la pizza. Montano svela i segreti e gli ingredienti per realizzarla e degustarla ottenendone benefici. “Quella che abbiamo denominato Pizza della Fertilità – spiega il dottor Montano – è composta da farine macinate a pietra biologiche di tipo 1, provenienti da grani antichi e da ingredienti di qualità superiore selezionati per provenienza, ricchezza nutrizionale, capacità antiossidante e detossificante dalla Rete Eubiotica per la Salute Ambientale. Questa pizza, racchiude in sè il nostro messaggio educativo per una ecologia della nutrizione a favore di scelte alimentari consapevoli che puntano su elementi cardine quali qualità, gusto, sostenibilità, e salute”. Nella nostra era, definita dell’antropocene, dove è riconosciuto l’impatto dell’uomo sul pianeta, è dunque importante “favorire tutte le scelte che promuovono una rivoluzione culturale del modo di coltivare, con una produzione che sia a tutela dell’ambiente, della nostra salute e di quella di tutti gli esseri viventi. Insomma, anche e soprattutto a tavola possiamo cambiare il mondo”, ha concluso l’esperto.