ROMA (LaPresse) – Ecomafia prospera, parte delle istituzioni non fa il suo dovere. “I rifiuti rappresentano uno dei momenti di interesse della criminalità. Nelle 4 regioni dove la criminalità mafiosa prospera (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania), si rileva ancora di più una gestione illegale di rifiuti. Si rileva la relazione criminalità ambientale-corruzione.Se ancora i reati ambientali si perpetuano è anche perché una parte delle istituzioni non fa il suo dovere”.
Cafiero De Raho dice la sua alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente
Lo dice il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente. Secondo il rapporto, le mafie continuano a svolgere un ruolo cruciale nel crimine ambientale, facendo da collante. I clan censiti da Legambiente attivi nelle forme del crimine ambientale sono 331. Nei primi mesi del 2018 sono stati 16 i comuni sciolti, rispetto ai 20 dell’intero 2017. I comuni attualmente commissariati dopo lo scioglimento sono 44. “Dimostra – commenta De Raho – come la mafia continua a stringere legami con le amministrazioni locali”.