MILANO – Federazione nazionale della Stampa italiana e Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti condividono l’appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella lanciato dai giornalisti di tante piccole testate. I quali rischiano la chiusura a causa del taglio del fondo dell’editoria messo a punto dal governo 5 Stelle-Lega. La norma inserita nel testo della manovra non ha niente a che vedere con la riforma del settore, pure necessaria. Ma rappresenta un mero regolamento di conti con la categoria, fanno sapere in una nota.
Fnsi e Cnog si rivolgono al presidente Mattarella
Secondo Fnsi e Cnog, si tratta di una pugnalata alla schiena di tante piccole realtà editoriali espressioni di minoranze politiche, culturali, linguistiche e un chiaro avvertimento a tutti gli altri: “chi crede di poter portare avanti battaglie ideali e culturali, anche in contrapposizione al governo, d’ora in avanti avrà vita dura. È un colpo mortale al pluralismo dell’informazione, alla funzione critica della stampa, al ruolo dei corpi intermedi”, si legge nella nota.
No ai tagli al settore editoriale
Si precisa che “tutto questo sarà messo a segno con un maxiemendamento alla manovra, senza alcun confronto con gli operatori del settore. L’auspicio è che i singoli parlamentari di maggioranza e di opposizione facciano appello alla loro libertà di coscienza e votino contro una norma che condannerà a morte decine di testate e allungherà la lista di giornalisti e lavoratori precari e disoccupati”.
(Lapresse)