ROMA – Continuità del sostegno pubblico all’editoria, lotta alla diffusione illegale di contenuti digitali. Su queste linee si svilupperà l’azione del nuovo sottosegretario all’Editoria, il dem Andrea Martella, secondo cui è arrivato “il momento delle scelte politiche”. Intervenendo ad un convegno al Senato organizzato dall’Uspi, l’Unione stampa periodica italiana, Martella sottolinea che la crisi del settore è dovuta in gran parte alla rivoluzione digitale. Partendo dai principi costituzionali per cui “la democrazia ha fra i suoi fondamenti un’informazione libera, plurale e consapevole”, il sottosegretario annuncia il suo impegno per “la continuità e la stabilità del sostegno pubblico, che si tradurrà nella valorizzazione delle risorse statali e del Fondo per il pluralismo”.
Gli stanziamenti saranno convogliati verso “misure coordinate, capaci di sostenere le imprese, anche nel loro percorso di innovazione, e di incentivare la domanda di informazione e di qualità”. Tutto questo verrà fatto con “un uso corretto dei fondi dello Stato affinché sia garantito prima di tutto il pluralismo”. Martella spiega che, per ragioni di correttezza istituzionale, le linee programmatiche vere e proprie sull’editoria verranno illustrate a breve in Parlamento.
Martella anticipa un’altra delle sue priorità: il contrasto all’utilizzo illegale dei contenuti
Per il sottosegretario è essenziale “assicurare al settore dell’informazione i proventi dovuti come remunerazione per la produzione dei contenuti digitali”, combattendo “l’odioso fenomeno della pirateria” degli accessi illeciti a siti che pubblicano notizie ed approfondimenti.
Nei mesi scorsi il confronto si è inserito negli Stati generali dell’Editoria, aperti lo scorso marzo dall’ex sottosegretario Vito Crimi, ora viceministro al Viminale, e dallo stesso premier Giuseppe Conte. “Sono consapevole che in quella sede sono state formulate diverse ipotesi di lavoro, ma è giunto il momento di fare delle scelte politiche per offrire al sistema un quadro aggiornato e funzionale”, dice Martella, annunciando poi che aprirà presto tavoli di confronto per affrontare i diversi nodi: dalla remunerazione dei giornalisti alle garanzie per le imprese.