MILANO– Patrick George Zaky è stato trasferito oggi nella prigione di Tora, al Cairo. Lo ha fatto sapere Amnesty International su Twitter, sottolineando: “La nostra campagna per la sua liberazione continua”. Sabato 7 marzo, a un mese esatto dall’arresto dell’attivista e studente di 27 anni, si terrà l’udienza nella quale si deciderà se rinnovare o meno la detenzione preventiva. Zaky era partito da Bologna, dove vive per motivi di studio, per trascorrere un periodo di vacanza nella sua città natale, Mansoura, in Egitto. Una volta atterrato all’aeroporto è scomparso per 24 ore e nessuno, compresi i suoi genitori, è stato inizialmente informato del suo arresto.
Le accuse
È stato poi posto in detenzione preventiva, indagato per cinque diversi capi d’accusa contenuti in un mandato di cattura emesso nel settembre 2019, quando era già in Italia: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. “L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio. Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
LaPresse
Egitto, Amnesty: “Zaky trasferito nel carcere Tora al Cairo”
Patrick George Zaky è stato trasferito oggi nella prigione di Tora, al Cairo. Lo ha fatto sapere Amnesty International su Twitter, sottolineando: "La nostra campagna per la sua liberazione continua"