BOLOGNA – La ragazza di Patrick Zaki oggi è riuscita a fargli visita in carcere. Lo fanno sapere gli attivisti della pagina Facebook “Free Patrick”. “Sembrava stare bene in generale – scrivono gli attivisti – , ma era confuso su ciò che è successo nell’ultima sessione. E ha condiviso che sapeva che la sua detenzione era stata rinnovata per altri 45 giorni, ma non era a conoscenza dello stato dell’appello presentato dai suoi avvocati per cambiare i giudici che si occupano del suo caso. Ha anche detto che appena è entrato in Aula dell’ultima sessione, il giudice stava dicendo agli avvocati di andarsene. La sua ragazza gli ha detto che l’appello era stato respinto e che il suo processo sarebbe continuato davanti allo stesso giudice”.
L’incontro con Zaky
Nel post, gli attivisti raccontano che “quando la fidanzata ha cercato di confortarlo dicendogli che si spera che tutto questo finisca presto, lui ha fatto una risata sarcastica e disperata. Dicendo che sta cercando di adattarsi a stare in prigione, in un modo che indica che ha perso la speranza di essere presto libero e sta rimanendo forte per coloro che ama”.
La protesta degli attivisti
Zaky, scrivono ancora gli attivisti, ha consegnato alla sua ragazza una copia di ‘Cent’anni di solitudine’. “All’interno un biglietto scritto in italiano che diceva: ‘Ancora Resistendo, grazie per il supporto tutti tutti'”, biglietto di cui si vede la foto postata insieme al testo.
Secondo il racconto della giovane, Zaki avrebbe detto che “mentre stava lasciando la sua struttura di detenzione prima della ultima sessione di udienza, il direttore della prigione lo ha fermato e gli ha detto che non gli permetterà di entrare di nuovo finché non si sarà tagliato i capelli. Mentre rideva con gli altri agenti di polizia intorno a lui. Questo è stato a dir poco ingiusto – scrivono gli attivisti – anche i piccoli dettagli sono controllati, il suo corpo e il suo aspetto sono soggetti alla loro opinione. Continuiamo ad aggrapparci alla speranza che sia presto libero e che domani ci porti notizie migliori. Patrick deve essere immediatamente rilasciato”, concludono.
(LaPresse)