Elezioni a Napoli. Maresca solo, Fi è pronta a mollarlo

Martusciello: “Se c’è convergenza bene, la priorità è tenere unito il centrodestra”. De Siano: “Noi in campo col simbolo”. Intervista all’europarlamentare: “Non rincorriamo nessuno, la Lega non si stacchi”

NAPOLI – “L’identità politica è un valore e in Campania Forza Italia correrà col proprio irrinunciabile e imprescindibile simbolo, soprattutto nel capoluogo regionale”. Forza Italia non ne può più delle ambiguità di Catello Maresca, e il coordinatore regionale per la Campania, Domenico De Siano, mette un punto fermo nella querelle sui simboli di partito, che il magistrato candidato a sindaco di Napoli un giorno dice di non volere, l’altro sì, l’altro ancora forse. “Lo stesso vale per l’unità del centrodestra”, aggiunge De Siano, “se c’è un accordo è regionale e senza eccezioni in nessun capoluogo di provincia”.

Cronache ha intervistato l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore cittadino di Napoli, braccio destro di Antonio Tajani. Martusciello è l’uomo al quale Silvio Berlusconi ha affidato pubblicamente le sorti del partito in città.
Onorevole Martusciello, il comunicato di De Siano è il punto di arrivo di questa querelle con Maresca?
E’ il punto di partenza, quello dell’unità della coalizione, e anche il punto di arrivo. Abbiamo detto dall’inizio che il valore del centrodestra è l’unità e De Siano bene ha fatto a ribadirlo.

Secondo lei, il fatto che Maresca sui simboli del centrodestra un giorno dica una cosa e il giorno dopo l’esatto opposto è una strategia per portarvi fino alla fine quando sarà troppo tardi per tornare indietro o è sintomo di confusione?
Credo che Maresca stia facendo il suo percorso, come è giusto e come lui ha stabilito fin dall’inizio. Nessuno ha mai immaginato di fargli indossare una casacca di partito. Nessuno avrebbe mai imposto al civismo di parteggiare per una parte politica. Nella fase iniziale del confronto le affinità tra noi e Maresca ci avevano portato a dire che poteva trovarsi una sintesi con le liste di centrodestra, con la loro forza elettorale, che si sarebbero affiancate alle sue liste civiche.

Lei ha incontrato Giorgia Meloni, a Bruxelles. Avete parlato di Napoli? Cosa vi siete detti?
Abbiamo convenuto sul fatto che l’unità del centrodestra è un valore e che andremo insieme alle elezioni, con la stessa strategia, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Chiamiamo a aderire a questa strategia anche la Lega per dare un governo alternativo alla città di Napoli. E’ sotto gli occhi di tutti il disastro delle sinistre in questi anni, è ovvio che un governo di centrodestra è quello che ci vuole per Napoli.

Quindi non si esclude una convergenza di Forza Italia e Fratelli d’Italia su un candidato diverso da Maresca?
Forza Italia non rincorre nessuno. Se ci sono le condizioni per trovare un accordo con Maresca, ben venga, altrimenti non c’è nessun problema per il centrodestra. Tutti i sondaggi ci dicono che con qualsiasi candidato andremo al ballottaggio.

In una elezione comunale di Napoli forse unica, con una sinistra divisa, litigiosa, il centrodestra avrebbe una grande occasione, eppure sembra impelagato in discussioni e polemiche interminabili…
Siamo arrivati in maniera compatta a questo punto. Siamo partiti dal voler costruire la coalizione in tutti i comuni chiamati al voto e stiamo continuando su questo percorso. Su questa strada abbiamo incrociato un candidato che poteva essere per noi ideale come Maresca, ci siamo confrontati e ci stiamo confrontando. Se non c’è un accordo, andiamo avanti e ne troviamo un altro, senza traumi e senza drammatizzare.

Intanto il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Lanzotti, incontra altri candidati e conduce un suo percorso scollegato dal partito. E’ opportuno?
Lanzotti non fa più parte della vita politica di Forza Italia da tempo, sinceramente non ci interessa chi incontra e chi vede. Gli auguro di trovare pace.

Infine: Maresca ha detto di non voler avere nulla a che fare con Armando Cesaro, che pure è un esponente importante di Forza Italia. Che ne pensa?
Cesaro è come l’olio di palma: fa cool dire che non ci deve essere.

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