ROMA – Se nel cuore della notte elettorale, circa alle 3 del mattino, parla a caldo di una “grande rimonta”, nel pomeriggio Giuseppe Conte, dati ormai consolidati alla mano, si spinge fino a definire “un grande successo” quello del M5S. Incassa anche il plauso del garante Beppe Grillo, che rompe il silenzio e twitta “Viva il MoVimento 5 Stelle!”, accompagnando l’esultanza con un video dei suoi in cui paragona il Movimento a un nespolo malridotto a cui “gliene abbiamo fatte di tutti i colori” ma “fa delle nespole bellissime”. E tocca persino al vecchio capo politico Luigi Di Maio, grande sconfitto dalle urne e fuori dal Parlamento, fare i “complimenti a Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, i due vincitori di queste elezioni”.
Insomma dal voto esce un risultato che il leader pentastellato sembra voler subito capitalizzare. Approfitta delle difficoltà del Pd – per il quale il segretario Enrico Letta oggi ha sancito l’avvio della stagione congressuale – per proporsi come leader dell’opposizione che fissa paletti sia nei confronti dei vincitori del centrodestra che di eventuali futuri alleati nel campo progressista.Conte infatti archivia definitivamente l’intesa con Letta: “Ha puntato il dito contro di me esplicitamente e univocamente”, dice, ma “quando c’è una sconfitta come quella del Pd il leader non cerca capri espiatori a cui addossare la responsabilità”. Prima del congresso “non ci sarà alcun dialogo” coi dem, assicura, prima “bisogna capire che Pd verrà fuori dal confronto interno che ci sarà. All’esito di quello vedremo se ci saranno le condizioni per riallacciare il dialogo”.
Anche l’alleanza per le regionali nel Lazio è a rischio, perchè dopo quanto accaduto a queste elezioni “non sarà facile dialogare con noi”, avverte l’ex premier, che lancia un messaggio altrettanto chiaro a sinistra e verdi, cioè a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: se quest’ultimo oggi rimarca che “noi avevamo sempre detto che era necessario fare un’alleanza con il M5S”, l’avvocato pugliese ribatte che “se si uniranno alle nostre battaglie ne saremo contenti. Ma bisogna dimostrare nei fatti di essere d’accordo con noi e non con le chiacchiere”.
Quanto al centrodestra, Conte ne riconosce la vittoria, fa gli auguri a Giorgia Meloni ma avvisa: “Difenderemo i nostri valori e i principi costituzionali, e non faremo sconti. Nella prospettiva di un governo di centrodestra non ci sentiamo di festeggiare alcunché”. Il presidente dei cinque stelle promette battaglia sul presidenzialismo, “perché quando non si è maggioranza reale nel paese è bene non avventurarsi in riforme costituzionali senza il consenso di una larga parte delle altre forze politiche”, e sull’agenda sociale: “Se verrà toccato il Reddito di cittadinanza l’opposizione sarà durissima e inflessibile. Su questo come sul principio di progressività del sistema fiscale non faremo sconti”.
A sera, affida ai social una sintesi: “Dopo questa rimonta io dovrei esultare, ma non lo faccio”, perché “la maggioranza a guida Meloni non è maggioranza nel Paese”. Quindi annuncia: “Lavoreremo per impedire a questa nuova maggioranza parlamentare di stravolgere la Costituzione, di calpestare i diritti civili e di fare la guerra ai poveri, agli ultimi” e “non molleremo di un centimetro”.(LaPresse)