MILANO – “Per quello che ci riguarda non è cambiato nulla. C’è una campagna elettorale difficile da attraversare con passione. Certo, però, che è mutato per l’ennesima volta il quadro politico. Ma in queste settimane ho tenuto un profilo lineare: tenere al centro i contenuti e costruire un assetto più largo possibile”. A dirlo, in un’intervista a Repubblica, è il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, a proposito dello strappo di Calenda. Che guarda a un allargamento dell’alleanza: “La mia posizione su una possibile apertura ai 5S è nota. Ho detto più volte che sarebbe stato auspicabile il massimo allargamento possibile. Perché anche battere la destra è un programma. Non voglio aggiungere altro perché ora sono dentro un quadro politico, e in questo quadro lavoro. Tenendo ben presente l’allarme di Zagrebelsky ieri proprio su Repubblica: siamo di fronte a una scelta, il rischio è di cadere nel modello di Orbán”.
“Insieme a Bonelli e Letta – spiega Fratoianni – abbiamo siglato un accordo elettorale che implica di assumerci una quota parte di responsabilità, contribuire al massimo, prendere più voti possibili. Quindi pensiamo a parlare dei temi che interessano davvero le persone, di un Paese più giusto, in grado anche di accarezzare le differenze e non di bastonarle, come fa la destra. Perché riconoscere le differenze è un principio di rispetto”. Su Calenda aggiunge: “Smettiamo di discutere di persone, non l’ho mai fatto, né ho posto veti. Di Calenda si chieda a Calenda. In queste settimane mi ha riservato una serie di epiteti irrispettosi a cui io non ho mai risposto. Perché il mio avversario è la destra italiana, e le mie priorità sono l’agenda sociale e quella ecologica. Sono in grado di distinguere bene”.
(LaPresse)