ROMA – I partiti stringono i tempi sulla composizione delle liste e l’individuazione dei candidati di coalizione ai collegi uninominali per le elezioni del prossimo 25 settembre. La dead line del 22 agosto si avvicina e si susseguono gli incontri per riempire le caselle e trovare gli equilibri.
Il Pd, ancora scosso dalle polemiche sulle candidature, oggi incassa il sì di Enzo Amendola. Il segretario dem Enrico Letta gli rivolge un appello, spiegando che “al momento della formale approvazione delle liste, situazioni non volute e davvero spiacevoli come quella che a Enzo Amendola assegna una prospettiva di candidatura particolarmente difficile e impegnativa. Di questo sono politicamente e personalmente davvero dispiaciuto. Voglio fargli un appello affinché, nonostante questo, sia con noi in questa competizione elettorale”. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Ue accetta “una candidatura di servizio, per rispetto degli elettori e militanti del Partito Democratico” con “disciplina e serietà”. Tra i primi a commentare e ad apprezzare la scelta sui social c’è il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che gli augura “buon lavoro”.
Se il Pd ha quindi praticamente chiuso le liste, nonostante permangano malumori, domani dovrebbero arrivare quelle del terzo polo. Lo conferma il leader di Azione e della coalizione con Italia viva Carlo Calenda, che presenta il programma e annuncia: “Confermo che mi candido nel collegio di Roma e le liste entro domani saranno note”. Se l’ex ministro corre nella capitale, l’altro ‘azionista’ dell’alleanza Matteo Renzi ha già annunciato che correrà a Milano e, a quanto si apprende, potrebbe candidarsi anche nel proporzionale in Campania. Nella stessa regione, o comunque al sud, sarà candidata la ministra Mara Carfagna.
All’ultimo miglio anche il centrodestra. Oggi nella sede Fdi di via della Scrofa si è tenuto un incontro ‘tecnico’ per mettere a punto sopratutto le candidature nei collegi uninominali. Per FdI presenti Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli, per la Lega Giancarlo Giorgetti, per Forza Italia Gregorio Fontana. A quanto si apprende domani si dovrebbe chiudere sui nomi di coalizione, che dovranno essere poi vagliati dai leader dei partiti. Parallalemente ciascuna forza politica lavora alle proprie liste proporzionali.
La Lega oggi ‘blinda’ i propri big, confermando “l’intera squadra che ha rappresentato il partito al governo uscente: saranno ricandidati ministri, viceministro, sottosegretari. Via libera anche a vicesegretari della Lega e capigruppo”, aggiunge il Carroccio annunciando anche la corsa di “uno dei più rilevanti editori italiani come Antonio Angelucci” e del “campione di pallavolo Luigi Mastrangelo”.
Più in particolare “il partito di Matteo Salvini candiderà volti nuovi come il presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, l’intellettuale Giuseppe Valditara. Ricandidati i ministri uscenti Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Erika Stefani, il viceministro Alessandro Morelli, i sottosegretari Lucia Borgonzoni, Gian Marco Centinaio, Federico Freni, Vannia Gava, Nicola Molteni, Tiziana Nisini, Stefania Pucciarelli, Rossano Sasso. Semaforo verde per i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e i vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana”, si legge in una nota.
Tra i Fratelli d’Italia continuano a circolare i nomi dell’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, Francesco Giubilei, giovane presidente della Fondazione Tatarella, e Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day. Neanche in Forza Italia le liste sono ancora chiuse. In Forza Italia si attende invece l’imprimatur di Silvio Berlusconi, che potrebbe arrivare domani o sabato dopo le riunioni con i suoi fedelissimi. È sempre più concreta l’ipotesi che il Cav si candidi nell’uninominale al Senato a Monza, ma non si esclude una sua presenza in altri collegi proporzionali.
Nessuna novità, invece, sul fronte del Movimento 5 Stelle. Sono ancora top secret i risultati delle ‘parlamentarie’ che si sono chiuse due giorni fa: domani o sabato il presidente Giuseppe Conte potrebbe rendere noti i nomi dei candidati più votati dagli iscritti, che andranno ad affiancare i 15 inclusi nel ‘listino’ proposto dal leader pentastellato.(LaPresse)