Enel ha inaugurato a Livigno la cabina primaria più alta d’Italia, un’opera strategica situata a 2.177 metri sul livello del mare. L’infrastruttura è stata progettata per potenziare la distribuzione di energia in Alta Valtellina, garantendo l’alimentazione dei futuri siti olimpici di Milano Cortina 2026 e rendendo la rete locale più moderna e resiliente.
La cerimonia di inaugurazione si è tenuta il 2 dicembre e ha visto la partecipazione di figure istituzionali e aziendali di primo piano. Tra i presenti, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Livigno Remo Galli, l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier, il direttore Enel Grids and Innovation Gianni Vittorio Armani e l’ad di E-Distribuzione Vincenzo Ranieri.
La nuova cabina primaria, che ha il compito di trasformare l’elettricità da alta a media tensione per la distribuzione capillare, rappresenta un’eccellenza tecnologica e ambientale. La sua caratteristica più distintiva è la collocazione in una struttura completamente ipogea, una scelta progettuale mirata a minimizzare l’impatto visivo e a preservare l’integrità del paesaggio alpino.
Il progetto si è distinto anche per la sua forte impronta di sostenibilità, in linea con i principi dell’economia circolare. I circa 27.000 metri cubi di terre e rocce da scavo non sono stati smaltiti, ma interamente riutilizzati per la realizzazione di infrastrutture a servizio della comunità locale, come il nuovo parcheggio comunale in località Passo Eira.
Il presidente Attilio Fontana ha commentato l’opera definendola “un approvvigionamento energetico tanto efficiente quanto indispensabile”. Ha inoltre sottolineato con orgoglio il record italiano dell’impianto e la sua sostenibilità, considerandola parte del “lascito permanente di infrastrutture innovative” che le Olimpiadi porteranno al territorio.
Per Gianni Vittorio Armani, la cabina è “un patrimonio che va oltre i Giochi Olimpici Invernali”, un’infrastruttura che unisce innovazione e sostenibilità. Ha spiegato che abiliterà la transizione energetica, permettendo di integrare più fonti rinnovabili e di adattarsi ai cambiamenti climatici, rafforzando così l’economia e il turismo locali.
Andrea Varnier ha concluso evidenziando come i Giochi siano “acceleratori di progetti innovativi e sostenibili”. Ha ribadito che questa è la vera eredità (legacy) per i territori, frutto di una forte sinergia tra le istituzioni e i partner essenziali dell’evento sportivo.



















