ROMA – I consumi petroliferi tornano sopra i livelli pre-crisi a dicembre dell’anno scorso. Non solo. In tutto il 2021 superano del 9,8% quelli dell’anno precedente. L’analisi dell’Unem (Unione energie per la mobilità) racconta infatti di un recupero regalato soprattutto dall’incremento dei carburanti.
I consumi petroliferi a dicembre sono stati pari a poco più di 5 milioni di tonnellate, in progresso del 18,2% (+776mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2020, risultando anche leggermente superiori (+32mila tonnellate) rispetto a dicembre 2019, soprattutto grazie alla ripresa dei carburanti per autotrazione che nella seconda parte dell’anno hanno mediamente superato i volumi pre-pandemici.
Nel 2021 i consumi petroliferi italiani sono “ammontati a 55,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 9,8% (più 4.953.000 tonnellate) rispetto al 2020, recuperando circa la metà dei volumi complessivi persi nel 2019 (meno 4.927.000 tonnellate, pari all’8,2% in meno)”.
Risultano positivi quasi tutti i prodotti: i carburanti stradali (+17,2%), i bitumi (+13,7%) che hanno sfiorato gli 1,9 milioni di tonnellate, la carica petrolchimica (+10,1%) e i lubrificanti (+8,6%). Hanno invece un segno negativo il gasolio per usi agricoli e da riscaldamento, e soprattutto il carboturbo che nel 2021 ha pesato per oltre la metà del divario totale con il 2019. In particolare, i consumi di carburanti per autotrazione (benzina e gasolio) sono risultati pari a 30,1 milioni di tonnellate, con un incremento del 17,2% (+4.424.000 tonnellate) rispetto al 2020.
Ma nel confronto con il 2019 risultano tuttavia ancora inferiori di 1 milione di tonnellate (-3,2%). Il recupero – viene spiegato – è stato favorito dalla ripresa del traffico stradale privato.
Nel 2021 – continua l’Unem – le immatricolazioni di autovetture nuove sono cresciute solo del 5,8%, nonostante l’effetto del lockdown che ha pesato nella prima parte del 2020. Quelle a benzina hanno rappresentato il 29,7% del totale (era il 37,5% nel 2020), quelle a diesel il 22,6% (era il 33,1%), mentre le ibride al 29% (era il 15,5%). Il peso delle auto a gpl è stato del 7,3%, a metano del 2,1%, e quello delle ricaricabili del 9,3% (di cui elettriche Bev al 4,6%).
di Tommaso Tetro