MILANO – “Sul geotermico, c’è bisogno di certezze immediate e non di annunci. Il tempo passa e il settore, in molti Comuni toscani in particolare, sta subendo gli effetti gravi di indecisioni e mancanza di strategie. Dal Ministero allo Sviluppo economico sono arrivati l’annuncio di un sistema incentivante nuovo nel Decreto Fer 2 di “prossima” emanazione (atteso da mesi, anche per le biomasse) e la convocazione di alcuni sindaci (solo due, a quanto si apprende) prevista per il 27 marzo”. Così Uncem ha espresso vicinanza ai Sindaci dei Comuni toscani delle province di Pisa, Siena e Grosseto.
La denuncia dell’Uncem: il settore geotermico ha bisogno di risposte chiare
“I due amministratori e i rappresentanti della Regione porteranno sul tavolo del Sottosegretario Crippa la preoccupazione per il futuro del settore che genera migliaia di posti di lavoro. Diciassette centri che concentrano tutti gli impianti italiani. In particolare piena unità dell’Uncem con la mobilitazione del primo cittadino di Montieri, Nicola Verruzzi, che qualche giorno fa ha sospeso lo sciopero della fame alla notizia dell’incontro con il Ministro previsto per fine mese”, aggiunge.
Tutelare il settore dell’energia in Toscana
“La geotermia conta trentaquattro centrali in Toscana per un totale di trentasette gruppi e una potenza installata netta di 761 megawatt. La produzione annua è di oltre 6 miliardi di chilowattora che, complessivamente, soddisfano quasi il 30% del fabbisogno elettrico della Toscana. Il settore garantisce inoltre, nella sola Toscana, oltre 1800 occupati tra diretti e indiretti e, negli ultimi cinque anni, sono stati investiti oltre 350 milioni di euro all’anno con ricadute pressoché totali sull’industria italiana”, dice Uncem.
L’obiettivo è sbloccare gli incentivi
“C’era tutto lo spazio per inserire gli incentivi sul geotermico nel decreto Fer 1, che peraltro è ancora su un binario morto, perso nel rimpallo tra Roma e Bruxelles – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem – Sono molto perplesso di fronte all’annuncio di incentivi sul geotermico nel Fer 2. Perché si tratta di un secondo decreto sulle fonti energetiche rinnovabili, annunciato da molti mesi e del quale non vi è traccia”.
L’appello al governo e il confronto con il Mise
E conclude: “Dunque ci vorranno mesi prima che diventi operativo. Soprattutto, sulle rinnovabili manca completamente una strategia. Anche su biomasse forestali e biogas tutto tace. Mancano totalmente prospettive e linee guida, anche per ridurre le sperequazioni economiche e sociali nei 1400 Comuni italiani non metanizzati. Aspettiamo il Mise si metta al lavoro e alle promesse seguano fatti concreti, con numeri, risorse e tempi certi”.
(LaPresse)