NAPOLI – Un traguardo storico per il pianeta. La California ha prodotto un picco di 18.629 megawatt solo grazie all’energia solare, eolica e altre fonti green. Secondo quanto comunicato dal California Independent System Operator (Caiso), la società che gestisce la rete elettrica dello Stato, per qualche minuto, tutto il fabbisogno energetico del Paese è stato soddisfatto dall’energia rinnovabile. E’ la prima volta che l’intero Stato è risultato interamente alimentato da fonti di energia alternative e rinnovabili, si tratta di un risultato storico a livello globale.
FONTI RINNOVABILI
Le fonti di energia rinnovabile sono fonti energetiche non soggette ad esaurimento perché naturalmente reintegrate in una scala temporale umana tramite processi fisici, come avviene per la luce solare, il vento, il ciclo dell’acqua, le maree, le onde e il calore geotermico, o chimici, come avviene per la biomassa. L’implementazione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica si traduce in una mitigazione dei cambiamenti climatici e nei conseguenti benefici economici. Una risorsa rinnovabile si dice anche “sostenibile”, se il tasso di rigenerazione della medesima è uguale o superiore a quello di utilizzo. Tale concetto implica la necessità di un uso razionale delle risorse rinnovabili ed è particolarmente importante per quelle risorse per le quali la disponibilità non è indefinita, rispetto ai tempi d’evoluzione della civiltà umana sulla Terra, quali invece, ad esempio, le fonti solari o eoliche. Le risorse rinnovabili presentano vantaggi, di cui i maggiori sono senza dubbio l’assenza di emissioni inquinanti durante il loro utilizzo e la loro inesauribilità. L’utilizzo di questa tipologia di fonti energetiche non ne pregiudica dunque la disponibilità nel futuro e sono preziose per ottenere energia riducendo al minimo l’impatto ambientale.
NEL MONDO
Nel 2019, le energie rinnovabili hanno fornito l’11,41% di energia del consumo globale degli esseri umani e il 27,28% di elettricità prodotta globalmente, suddivisa nel 16,45% dal settore idroelettrico, nel 5,47% da eolico, nel 2,72% dal solare e nel 2,64% dalle restanti(tra cui geotermico e biomassa). A livello globale, nel 2019 sono stati stimati 11,5 milioni di posti di lavoro associati alle tecnologie delle energie rinnovabili, specialmente per il solare fotovoltaico, che si attesta un’aliquota del 33% dei posti di lavoro rispetto al totale delle rinnovabili.
ITALIA
In Italia siamo ancora molto lontani da questo risultato. Anche se le alternative ai combustibili fossili rappresentano una quota della produzione energetica del paese in costante crescita anno dopo anno. Secondo i dati trasmessi dal GSE a Eurostat nel 2020, in Italia le fonti rinnovabili (FER) hanno coperto oltre un quinto dei consumi complessivi di energia (20,4%): si tratta di un valore che supera di oltre il 3% il target assegnato all’Italia per lo stesso 2020, pari al 17%, e di poco più di 2 punti l’analoga percentuale rilevata nel 2019 (18,2%). La quota FER si attesta oltre il 38% dei consumi elettrici, in crescita netta rispetto al 2019, nel settore termico, che comprende sia il riscaldamento civile che gli usi di processo, si registra invece un aumento più contenuto (da 19,7% a 19,9%), la quota dei consumi nei trasporti nel 2020, infine, risulta pari al 10,7%, valore superiore al target fissato dalla Direttiva (10%).
DISTRIBUZIONE NEL PAESE
La distribuzione delle energie rinnovabili varia nel Paese. Il fotovoltaico è più presente al Sud, grazie alla minore latitudine e all’insolazione maggiore. L’energia eolica viene raccolta soprattutto nelle grandi isole, Sicilia e Sardegna, a cui si aggiunge in generale la parte meridionale della dorsale appenninica, a partire da Puglia, Campania e Basilicata. L’energia geotermica, infine, ha come polo d’eccellenza la Toscana, per ragioni storiche e per caratteristiche geologiche. In termini assoluti l’energia eolica in Italia è in progressiva crescita. Seppure a ritmi inferiori rispetto ad altri paesi europei e alla media del continente.
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